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Luigi Einaudi


“Nelle cose economiche e sociali, la via diritta, salvo eccezioni rarissime, è la via falsa. Solo la via storta, lungo la quale gli uomini cadono, ritornano sui propri passi, esperimentano, falliscono e ritentano e talvolta riescono, è la via sicura e, di fatto, più rapida. Ricordatevi sempre, quando ascolterete qualcuno il quale vi prometterà, con sicurezza spedita, la certa soluzione di un problema sociale, il quale vi offrirà lo specifico per le malattie sociali, il quale vi farà vedere, al di là di un periodo temporaneo di costrizioni necessarie per vincere il nemico, l'avvento del benessere e dell'abbondanza, il quale vi denuncerà un mostro da combattere (ad es. il capitalismo o il comunismo od il fascismo od il reazionarismo, ecc. ecc.) allo scopo di far trionfare l'angelo e il paradiso terrestre (ad es. lo stesso comunismo od il socialismo od il corporativismo), ricordatevi che colui il quale così vi parla è, nella ipotesi migliore, un illuso e più probabilmente un ciarlatano e diffidatene. Solo la via lunga, seminata di triboli è la buona; perché solo percorrendola, l'uomo impara a migliorare se stesso e a rendersi degno della meta a cui vuole giungere.”
Luigi Einaudi
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“Lo spirito libero crea un'economia a se medesimo consona e non può creare perciò un'economia comunistica che è economia asservita ad un'idea, qualunque sia, imposta da una volontà, per definizione e per ragion di vita, intollerante di qualsiasi volontà diversa.Lo spirito, se è libero, crea un'economica varia, in cui coesistono proprietà privata e proprietà di gruppi, di corpi, di amministrazioni statali, coesistono classi di industriali, di commercianti, di agricoltori, di professionisti, di artisti, le une dalle altre diverse, tutte traenti da sorgenti proprie i mezzi materiali di vita, capaci di vivere, se occorre, in povertà ma senza dover chiedere l'elemosina del vivere ad un'unica forza, si chiami questa stato, tiranno, classe dominante, sacerdozio intollerante delle fedi diverse da quella ortodossa.”
Luigi Einaudi
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