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Malalai Joya

Malalai Joya (Pashto ملالۍ جویا) (born April 25, 1978) is an activist, writer and a former politician from Afghanistan. She served as a Parliamentarian in the National Assembly of Afghanistan from 2005 until early 2007, after being dismissed for publicly denouncing the presence of what she considered to be warlords and war criminals in the Afghan parliament. She is an outspoken critic of the Karzai administration and its western supporters, particularly the United States.

In 2010, Time magazine placed Malalai Joya on their annual list of the 100 most influential people in the world. Foreign Policy Magazine listed Malalai Joya in its annual list of the Top 100 Global Thinkers. On March 8, 2011, The Guardian listed her among "Top 100 women: activists and campaigners".

Source: http://en.wikipedia.org/wiki/Malalai_...


“The winner of this election will be like same donkey, new saddle.”
Malalai Joya
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“It doesn't matter who's voting, it matters who's counting.”
Malalai Joya
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“People who look the other way when they see these war criminals are smaller criminals themselves.”
Malalai Joya
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“I don't fear death; I fear remaining silent in the face of injustice. I am young and I want to live. But I say to those who would eliminate my voice: I am ready, wherever and whenever you might strike. You can cut down the flower, but nothing can stop the coming of the spring.”
Malalai Joya
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“My country is still in chains of bloody and terrorist fundamentalists. The situation in Afghanistan and conditions of its ill-fated women will never change positively, as long as the warlords are not disarmed and BOTH the pro-US and anti-US terrorists are removed from the political scene of Afghanistan”
Malalai Joya
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“Si tratta di valori[i diritti umani]che non possono essere imposti da truppe straniere. Nessuna nazione può donare la libertà a un'altra. la libertà è un bene che deve essere conquistato dal popolo, un seme che crese e dà frutti solo quando viene piantato nel terreno e innaffiato dalle lacrime e dal sangue.”
Malalai Joya
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“Non abbiamo bisogno di questa interminabile "guerra al terrore" capitanata dagli Stati Uniti. Noi non siamo terroristi: siamo le vittime del terrorismo. Oggi il suolo del nostro paese è cosparso di mine antiuomo, di proiettili e di bombe; quello di cui abbiamo bisogno è di ospedali, infermiere e scuole.”
Malalai Joya
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“per troppo tempo l'Afghanistan è stato usato come terreno di scontro nel "Grande Gioco" delle superpotenze. (...) hanno dato denaro e potere ai fondementalisti e signori della guerra, che hanno trascinato il nostro popolo in una situazione drammatica.”
Malalai Joya
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“So che, rifiutando a mia volta di accettare un compromesso con i fondamentalisti e con i signori della guerra, o di annacquare le mie denunce nei loro confronti, protrò finire con l'essere annoverata anch'io nel lungo elenco degli afghani che sono morti per la libertà del loro paese. Ma non si può venire a patti con la verità. E non ho paure di una morte prematura, se la mia morte favorirà la cause della giustizia.”
Malalai Joya
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