Melania G. Mazzucco

“Indugia. Aspetta. Tra la disperazione e la speranza c'è solo un attimo.Quando cerchi di evitare qualcosa, è proprio questo sforzo che te la fa fronteggiare.Abbi coraggio......”

“... l'altezza dei monti non si misura con gli strumenti dei cartografi, come il valore delle persone non da ciò che fanno o sembrano, ma da ciò che sono.”

“I solidi sublimano e diventano gas. L'acqua evapora. le pietre si sbriciolano e anche il granito alla fine diventa sabbia...... Ma il dolore no. E' indistruttibile, come l'oro, e il diamante.Il dolore resiste al tempo e a tutto, e semmai aumenta e si rinnova”

“Io sono un alpino e lo sarò sempre, anche se non uscirò mai più con i miei ragazzi di pattuglia e non andrò in avamposto sperduto affacciato sul nulla. Gli alpini stanno in trincea e sotto il fuoco. Gli alpini costruiscono strade e scavano le macerie e raccolgono persino la spazzatura. Non servono i politici, ma l'Italia. Non hanno segreti e agiscono alla luce del sole. Portano il loro passato sull'uniforme e non sono solo nastrini o distintivi: è la storia di ognuno e chiunque può leggerla. Portano il nome cucito sulla divisa, sulla sinistra, dalla parte del cuore.”

“Tu sai come trasformare la paura in energia .... Sei in grado di affrontare anche un uomo senza ombra. Perché più o meno è questo che mi è successo. Non ho consistenza, sono vuoto, non ho niente dentro di me.”

“I libri sono gli amici più veri,... Ti accompagnano nei giorni felici e in quelli tristi, non ti lasciano mai solo. Tu li abbandoni ma loro sanno perdonarti”

“Ciò che è troppo duro si rompe, alla fine”

“Sono come queste pietre afghane. Non ci cresce niente dentro di me”

“Le cose che non sono state durano sempre. Non voltarti indietro”

“La gente parla solo per dar fiato alla lingua, e lei non ha più voglia di perdere tempo con le sciocchezze. Si è sottoposta a una terapia di disintossicazione dalle cose superflue. Mese dopo mese le cose importanti si sono rivelate sempre meno. Alla fine sono rimaste solo la salute, la libertà, la vita.”

“Forse la pazzia non è l'ebetudine, non è il monologare franto e farneticante dei disperati che si aggirano sui marciapiedi delle stazioni, è la diversità che separa dagli altri, dalle altre, è la speranza, il sogno, quasi la pretesa di avere un destino.Di non essere un ombra senza storia, un fantasma che scivola sul mondo senza lasciare un impronta, e di voler fare qualcosa di importante nella vita.”

“[...]. Ea poare ca nici nu isi da seama, dar i-a rupt viata in doua. L-a spintecat, asa cum fulgerul despica un copac. Din el n-a mai ramas decat trunchiul, drept si bine infipt in pamant, trunchiul retezat pe care a crescut muschiul, in care si-ai facut pasarile cuib, dar care n-a mai putut sa renasca. Pana cand si radacinile au putrezit si s-au prabusit, inaltand spre cerul care l-a pedepsit o adunatura de lemne rasucite.”

“[...]. desi ii placea trecutul, intunericul pe care-l ascunde inauntrul sau, linistea pe care ti-o da prin faptul ca nu te invata nimic, faptul ca-l pierzi, deplinatatea lui satula, care nu mai cere nimic, viitorul ii placuse intotdeauna mai mult. In el vedea un om in papauci, care merge pe apa fara sa lase nicio urma. [...]”