“Falso allarmePersonaggi:IL SIGNOR ARTUROIL PADRONE DI CASAINVITATI, SIGNORE, SIGNORI, ECC.La scena si svolge in un salotto, durante un ricevimento al quale partecipano fra gli altri invitati IL SIGNOR ARTURO, giovane ed elegante proprietario del negozio di faccia alla casa in cui si svolge il ricevimento al quale partecipano fra gli altri invitati IL SIGNOR ARTURO, giovane ed elegante proprietario del negozio di faccia alla casa in cui... (può continuare all'infinito).IL PADRONE DI CASAdopo aver guardato fuori della finestra, s'aggira tra gli invitati e s'avvicina al SIGNOR ARTURO, che fa il galletto in un cerchio di belle signore; piano, a parte ad ARTURO: Guardi che ha la bottega aperta.IL SIGNOR ARTUROvoltando precipitosamente le spalle a tutti e correndo ai ripari: Santo cielo!IL PADRONE DI CASAMa no, io alludevo il suo negozio.IL SIGNOR ARTUROM’ha fatto prendere uno spavento!(Sipario)”

Achille Campanile

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“L'uomo non è che un essere mortale, esiste un limite che il coraggio umano non può varcare. Per un attimo il signor Pickwick scrutò attraverso gli occhiali quell'avanzata di massa, poi si girò e non diremo che se la desse a gambe, in primo luogo perché si tratta di un'espressione volgare e in secondo luogo perché la figura del signor Pickwick non era adatta a un tal genere di movimento, ma diciamo che semplicemente trotterellò via con la massima velocità che le gambe gli consentivano, anzi la sua fu una velocità così elevata da non consentirgli di afferrare in pieno, se non troppo tardi, la notevole delicatezza della situazione in cui si trovava.”


“Di tanto in tanto il signor Rail tornava. Di regola ciò accadeva un certo tempo dopo che era partito.”


“DubbiPersonaggi:IL CREDENTEL'ATEOIL CREDENTEIo sono credente, signore, afflitto dal dubbio che Dio non esista.L'ATEOIo, peggio. Sono un ateo, signore, afflitto dal dubbio che Dio, invece, esista realmente. È terribile.(Sipario)”


“Il competentePersonaggi:UN TALEUNA SIGNORANESSUN ALTROIn un luogo qualsiasi. Quando vi pare. Come vi pare.All'alzarsi del sipario sono in iscena IL TALE e LA SIGNORA e conversano del più e del meno.Figure scialbe nello sfondo.NESSUN ALTRO è sulla scena.LA SIGNORALe si intende di bambini?IL TALEDiamine, so farli!(Sipario)”


“Morto che parlaPersonaggi:IL MORTOI PARENTI E GLI AMICI DEL MORTOLa scena rappresenta una camera ardente. Il morto è steso sul letto, fra le candele e i fiori; intorno, i famigliari e gli amici singhiozzano, strillano, si disperano, si danno le pugna nel capo, si strappano i capelli, si torcono le braccia, camminano avanti e indietro imprecando e minacciando di fare qualche pazzia.IL MORTOtra sé, intravedendo la scena attraverso lo spiraglio delle palpebre non ben chiuse: Quante esagerazioni! Ma allora che dovrei fare io?(Sipario)”


“L'impiegato pieno di delicatezzaPersonaggi:IL CAPUFFICIOL'IMPIEGATO PIENO DI DELICATEZZALa scena rappresenta un ufficio. All'alzarsi del sipario IL CAPUFFICIO manda a chiamare L'IMPIEGATO PIENO DI DELICATEZZA e lo apostrofa con severità.CAPUFFICIOSignor Patellini come mai spesso non venite in ufficio?IMPIEGATOcon delicatezza: Commendatore, le dirò: temo sempre di disturbare.(Sipario)”