“Il competentePersonaggi:UN TALEUNA SIGNORANESSUN ALTROIn un luogo qualsiasi. Quando vi pare. Come vi pare.All'alzarsi del sipario sono in iscena IL TALE e LA SIGNORA e conversano del più e del meno.Figure scialbe nello sfondo.NESSUN ALTRO è sulla scena.LA SIGNORALe si intende di bambini?IL TALEDiamine, so farli!(Sipario)”

Achille Campanile

Achille Campanile - “Il competentePersonaggi:UN TALEUNA...” 1

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“Nelle cose economiche e sociali, la via diritta, salvo eccezioni rarissime, è la via falsa. Solo la via storta, lungo la quale gli uomini cadono, ritornano sui propri passi, esperimentano, falliscono e ritentano e talvolta riescono, è la via sicura e, di fatto, più rapida. Ricordatevi sempre, quando ascolterete qualcuno il quale vi prometterà, con sicurezza spedita, la certa soluzione di un problema sociale, il quale vi offrirà lo specifico per le malattie sociali, il quale vi farà vedere, al di là di un periodo temporaneo di costrizioni necessarie per vincere il nemico, l'avvento del benessere e dell'abbondanza, il quale vi denuncerà un mostro da combattere (ad es. il capitalismo o il comunismo od il fascismo od il reazionarismo, ecc. ecc.) allo scopo di far trionfare l'angelo e il paradiso terrestre (ad es. lo stesso comunismo od il socialismo od il corporativismo), ricordatevi che colui il quale così vi parla è, nella ipotesi migliore, un illuso e più probabilmente un ciarlatano e diffidatene. Solo la via lunga, seminata di triboli è la buona; perché solo percorrendola, l'uomo impara a migliorare se stesso e a rendersi degno della meta a cui vuole giungere.”

Luigi Einaudi
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“— Dama, — disse una donna anziana, — credo che sia malato il suo cuore, perché spesso avviene che il cuore soffra d'una malattia per la quale nessuna medicina dei mortali può nulla [...]. E c'è un'altra malattia del cuore: quando è afflitto da una qualche onta arrecata al corpo; se ne guarisce allora vendicandosi del misfatto, vendicando onta per onta. Il cuore è la parte più schietta e più pura dell'uomo, e prende su di sé tutte le onte e tutti i mali, perché il corpo altro non è che la dimora del cuore. Ma ora vi dirò la terza malattia dalla quale un cuore puro viene tormentato: è il male dell'amore che non può essere ricambiato. Amore entra passando dagli occhi e dalle orecchie, e se il cuore viene trafitto attraverso uno di questi varchi, gli tocca soffrire eternamente: poiché, quand'anche ottenga ciò che ha tanto anelato, teme comunque di perderlo. Queste sono le malattie del cuore: si guarisce dalla prima e dalla seconda come ho detto; ma la terza è la più pericolosa perché accade che il cuore non voglia guarire [...].”

Jacques Boulenger
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“V'è uno spettacolo più grande del mare, ed è il cielo;v'è uno spettacolo più grande del cielo, ed è l'interno dell'anima.Far il poema della coscienza umana, foss'anco d'un sol uomo, del più infimo fra gli uomini, sarebbe come fondere tutte le epopee in un'epopea superiore e definitiva. La coscienza è il caos delle chimere, delle cupidigie e dei tentativi, la fornace dei sogni, l'antro delle idee di cui si ha vergogna; è il pandemonio dei sofismi, è il campo di battaglia delle passioni. Penetrate, in certe ore, attraverso la faccia livida d'un uomo che sta riflettendo, guardate in quell'anima, in quell'oscurità; sotto il silenzio esteriore, vi sono combattimenti di giganti come in Omero, mischie di dragoni ed idre e nugoli di fantasmi, come in Milton, visioni ultraterrene come in Dante. Oh, qual abisso è mai quest'infinito che ogni uomo porta in sé e col quale confronta disperatamente la volontà del cervello e gli atti della vita!”

Victor Hugo
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“Cattivo giuocoPersonaggi:IL TEMPOLA GIOVINEZZAL'AMORELA VITAAll'alzarsi del sipario, IL TEMPO, LA GIOVINEZZA, L'AMORE e LA VITA giocano a bridge. Sono state distribuite le carte.IL TEMPOPasso.LA GIOVINEZZAPasso.L'AMOREPasso.LA VITAPasso.Buttano via le carte.(Sipario)”

Achille Campanile
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“E Harvey, essendo tutt'altro che ottuso, cominciò ad apprezzare e a godere l'aspro coro delle onde, quando le loro creste si infrangono una dietro l'altra, in un incessante scroscio; la fretta del vento che liberava gli immensi spazi, ammassando le ombre azzurrine e purpuree delle nubi; la splendente aurora, quando il sole si leva in un'aureola di fiamma; le spirali delle nebbie mattutine e il loro lento dissolversi come muraglie che collino a una a una, sulla candida distesa; lo splendido e salmastro riverbero del meriggio; il bacio della pioggia su miglia e miglia di acqua morta e liscia; il frettoloso oscurarsi del mondo al calar della sera; l'infinito scintillare del mare sotto il chiaro di luna, quando il bompresso aguzzava, solenne, la cima verso lontane stelle, e Harvey scendeva dal cuoco per un dolce.”

Joseph Rudyard Kipling
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