“Pensavo di aver superato quelle cose. Pensavo di essere orgogliosa di me stessa. Ma quelle donne, per la maggior parte del tutto sconosciute, erano riuscite a farmi sentire di nuovo l'insicura perdente che mi sentivo al liceo. Improvvisamente mi sentivo un'intrusa al tavolo delle ragazze più popolari della scuola. Perchè mi importava così tanto di quello che dicevano gli altri, di quello che pensavano gli altri? Perchè la mia autostima dipendeva così tanto dall'opinione di persone che nemmeno conoscevo? (…) Come poteva qualcuno che non conoscevo nemmeno, o qualcuno che non vedevo da dieci anni, avere così tanto potere su di me?”