“L'intolleranza e la superstizione sono sempre state prerogativa della parte più stupida del volgo e credo che non saranno mai estirpate, perché sono eterne quanto la stupidità stessa. Là dove oggi torreggiano le montagne un giorno ci saranno i mari, là dove oggi si agitano i mari un giorno ci sarà il deserto. Ma la stupidità rimarrà stupidità.”

Andrzej Sapkowski

Andrzej Sapkowski - “L'intolleranza e la superstizione...” 1

Similar quotes

“Le storie che si scriveranno, i quadri che dipingeranno, le musiche che si comporranno, le stolte pazze e incomprensibili cose che tu dici, saranno pur sempre la punta massima dell'uomo, la sua autentica bandiera [...] quelle idiozie che tu dici saranno ancora la cosa che più ci distingue dalle bestie, non importa se supremamente inutili, forse anzi proprio per questo. Più ancora dell'atomica, dello sputnik, dei razzi intersiderali. E il giorno in cui quelle idiozie non si faranno più, gli uomini saranno diventati dei nudi miserabili vermi come ai tempi delle caverne.”

Dino Buzzati
Read more

“Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna.E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla.”

S. Paolo di Tarso
Read more

“Lei era entrata in quella parte del cuore dove ci sono le cose più buone, quella simile a una credenza dei dolcidove c'è la Nutella, i biscotti, le merendine, la marmellata; quell'angolo di cuore dove quando uno ci entra, succeda quel che succeda, da lì non uscirà mai. Non c'entra l'amore. Ci sono persone che da quando le conosci non smetti mai di volergli bene.”

Fabio Volo
Read more

“Niente a Soreni era sbeffeggiato e tenuto ai margini quanto uno stupido, perché se l'astuzia, la forza e l'intelligenza si potevano vincere ad armi pari, la stupidità non aveva peggior nemico di se stessa, e la sua fondamentale imprevedibilità la rendeva pericolosa negli amici più ancora che nei nemici.”

Michela Murgia
Read more

“Artù andò alla porta della fucina, la spalancò e fissò il cortile. Niente vi si muoveva, a parte i soliti cani. Si voltò.- Sei un uomo onesto, figlio - ammise a malincuore. - Un uomo onesto. Sono orgoglioso di te. Ma hai un'idea troppo buona del mondo. C'è il male là fuori, il vero male, e tu non ci credi.- Tu ci credevi, quando avevi la mia età?Artù riconobbe con un mezzo sorriso l'acutezza della domanda. - Quando avevo la tua età, credevo di poter rifare il mondo. Credevo che il mondo avesse bisogno solo d'onestà e di gentilezza. Credevo che il trattare bene la gente, il mantenere la pace e il praticare la giustizia sarebbero stati ricompensati con la gratitudine. Credevo che il bene avrebbe annullato il male.Rimase pensieroso per qualche attimo. - Forse pensavo che le persone fossero simili ai cani e che, offrendo loro abbastanza affetto, sarebbero state docili - riprese, amaro. - Ma le persone non sono cani, Gwydre, sono lupi. Un re deve governare migliaia di ambiziosi e ognuno di loro inganna. Sarai adulato e, alle tue spalle, deriso. Ti giureranno fedeltà eterna e intanto trameranno alle tue spalle.Scrollò le spalle. - E se sopravviverai ai complotti, un giorno avrai la barba grigia come me, guarderai la tua vita e ti accorgerai di non aver realizzato niente. Un bel niente. I bambini da te ammirati in braccio alle madri saranno cresciuti e diventati assassini, la giustizia da te imposta sarà in vendita, la gente da te protetta sarà ancora affamata e il nemico da te sconfitto minaccerà ancora i confini.Parlando, era diventato sempre più furioso. Ora con un sorriso addolcì la collera. - É questo che vuoi?Gwydre lo guardò negli occhi. Pensai per un attimo che avrebbe esitato o forse discusso con il padre, invece diede ad Artù una buona risposta.- Quello che voglio, padre, è trattare bene le persone, dare loro la pace e offrire loro giustizia.”

Bernard Cornwell
Read more