“Ci sono quattro tipi di persone: quelli che stanno zitti e non fanno niente, quelli che parlano dello star zitti e non far niente, quelli che fanno qualcosa, e quelli che parlano del far qualcosa.”
“Era solamente un animo adulatore, di quelli che non sopportano di essere antipatici a qualcuno, neppure a quelli che detestano, aspirano a essere benvoluti perfino a quelli a cui fanno del male.”
“I cattolici mi rendono nervoso perché sono sleali. E i protestanti? domandò ridendo, quelli mi fanno star male con quel loro pasticciare intorno alla coscienza. E gli atei? rideva ancora. Quelli mi annoiano perché parlano sempre di Dio. E lei che cos'è, in conclusione? Io sono un clown.”
“Quelli che sono in grado di vincere una guerra possono raramente realizzare una pace conveniente, e quelli che possono realizzare una buona pace non hanno mai vinto una guerra.”
“Hai presente quelle scatole di latta con i biscotti assortiti? Ci sono sempre quelli che ti piacciono e quelli che no. Quando cominci a prendere subito tutti quelli buoni, poi rimangono solo quelli che non ti piacciono. È quello che penso sempre io nei momenti di crisi. Meglio che mi tolgo questi cattivi di mezzo, poi tutto andrà bene. Perciò la vita è una scatola di biscotti.”
“Esistono molti tipi di deserto, pensava Scheggia. Ma i più desolati sono quelli dove non c'è sabbia. Sono quelli della nostra mente, quelli che ci circondano quando le cose incominciano ad andare male, quelli che leggiamo negli occhi di chi ci saluta ma guarda altrove, di chi ci stringe la mano morbidamente ma sorride in modo strano, di chi dice di credere in noi e sta già pensando come fregarci.”
“Il problema principale era che non mi piace la gente, e in particolare non mi piacciono i miei coetanei, cioè quelli che popolano l'università. Ci andrei volentieri se ci studiassero persone più grandi. Non sono uno psicopatico (anche se non credo che gli psicopatici si definiscano tali), è solo che non mi diverto a stare con gli altri. Le persone, almeno per quel che ho visto fino adesso, non si dicono granché di interessante. Parlano delle loro vite, e le loro vite non sono interessanti. Quindi mi secco. Secondo me bisognerebbe parlare solo se si ha da dire qualcosa di interessante o di necessario.”