“- Ti amava - protestai.Lei mi fissò. Pensavo che stesse per esplodere, ma si limitò a sorridere e a scuotere la testa. - Mi venerava, Derfel - disse in tono stanco - e non è la stessa cosa che essere amata.Si lasciò cadere su uno sgabello, accanto alla cassapanca di legno. - Essere venerata, Derfel, è una cosa che stanca, a lungo andare.”

Bernard Cornwell

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“Merlino mi fissò. - Credi che tu, Derfel, o Artù possiate essere tanto forti da resistere a Nimue? Lei è una donna. Le donne ottengono sempre ciò che vogliono, e se per ottenerlo devono rovinare il mondo e tutto ciò che il mondo contiene, così sia.”


“Il tempo è una storia e io voglio essere colui che la racconta, non colui che la crea.”


“- Ti sbagli, hanno molto a che fare con il Calderone - ribatté Merlino con un'asprezza che nessuno si aspettava. - É il Calderone a portare il caos. Tu desideri l'ordine, e pensi che Lancillotto presterà orecchio alle tue buone ragioni e che Cerdic si piegherà alla tua spada, ma il tuo ordine non ha mai funzionato in passato e non funzionerà neppure in futuro.Fissò Artù. - Pensi davvero che la gente ti ringraziasse per la pace? Si è annoiata della tua pace e per vincere la noia si è messa a creare guai. La gente non vuole la pace, Artù, ma vuole distrazioni dalla noia, mentre tu cerchi la noia come un assetato la birra.”


“- Due re saliranno alla Rocca di Cadarn - profetizzò - ma a regnare sarà un uomo che non è re. I morti si sposeranno, quel che è perso ritornerà alla luce. e una lama verrà portata alla gola di una bambina.”


“Ginevra chiuse gli occhi; per alcuni instanti non capii se ridesse o piangesse. Poi vidi che quella che le agitava il petto era una risata. - Sei davvero uno sciocco - affermò. - Cerchi di aiutarmi! Credi che io ami Lancillotto?- Volevi che diventasse re - le ricordai.- Che c'entra con l'amore? - mi chiese con scherno. Volevo che fosse re perché è un debole, e in questo mondo una donna può comandare solo attraverso un uomo debole come lui. Artù non è un debole, invece. - Trasse un profondo respiro. - Ma Lancillotto lo è, e forse regnerà qui, quando verranno i sassoni, ma a controllarlo non sarò io, e neppure un'altra donna: sarà Cerdic, che è tutt'altro che un debole.”


“- A Mai Dun - riprese Merlino - ci sono andato molto vicino. Davvero molto vicino. Ma sono stato troppo debole, Derfel. Voglio troppo bene ad Artù. Perché? Non è spiritoso, nella conversazione può essere noioso quanto lo era Gawain e per giunta ha un assurdo attaccamento alla virtù, ma io gli voglio bene. E anche a te ne voglio, purtroppo. Una debolezza, lo so. Posso anche apprezzare gli uomini arrendevoli, ma ho in simpatia gli uomini onesti. Ammiro la forza schietta, capisci, e a Mai Dun ho lasciato che questa mia debolezza avesse il sopravvento.”