“La cultura è un sistema di limitazioni imposte al comportamento naturale dell'uomo: i non-acculturati, coloro che non sono in grado o rifiutano di interiorizzare i principi morali limitatori, e dunque di autoregolarsi, vengono governati con lo strumento della coercizione.”
“¿Qué es la vida? Un frenesí. ¿Qué es la vida? Una ilusión, una sombra, una ficción; y el mayor bien es pequeño; que toda la vida es sueño, y los sueños, sueños son.”
“Ora so che l'amore è l'unica cosa che valga davvero la pena di avere. Tutto il resto, talento, lavoro, arte, religione, conoscenza e tutti gli altri terreni affanni altro non sono che rimedi con i quali coloro che non amano, coloro che non sono amati, tentano di attenuare le loro pene, di anestetizzarsi.”
“Che differenza c'è fra occhi che possiedono uno sguardo e occhi che ne sono sprovvisti? Questa differenza ha un nome: si chiama vita. La vita inizia laddove inizia lo sguardo. [...]Lo sguardo è una scelta. Chi guarda decide di soffermarsi su una determinata cosa e di escludere dunque all'attenzione il resto del proprio campo visivo. In questo senso lo sguardo, che è l'essenza della vita, è prima di tutto un rifiuto.Vivere vuol dire rifiutare. Chi accetta ogni cosa non è più vivo dell'orifizio di un lavandino. Per vivere bisogna essere capaci di non mettere sullo stesso piano, al di sopra di se stessi, la mamma e il soffitto. Bisogna rinunciare a uno dei due e decidersi di interessarsi o alla mamma o al soffitto. L'unica scelta sbagliata è quella di non fare una scelta.”
“E la sera, dalla mia stanza di bambina, guardo I lumi della città sul mare. E certe volte ho l’impressione di essere ancora quella di una volta, e che gli anni non siano mai passati. E penso : laggiù è la vera vita, laggiù il mondo, l’avventura, il sogno ! E fantastico un giorno o l’altro di partire. Lo vede dunque che non è mai finita ?”
“Certe volte penso, ma lo penso veramente, che bisognerebbe piantarla con questa storia del parlare. Perché tanto non serve a niente. Non è questione di capirsi, fare fatica a ritrovarsi nelle cose; non è questo. È che nessuna conversazione regge l'argomento per più di un paio di battute; è la pertinenza, il problema.”
“- Secondo te le stelle sanno di pan di zucchero o di sale?- Non lo so, non le ho mai assaggiate.- Io sì, sono rimasta molte notti sul balcone della casa dei bambini chiusi. Le stelle in estate perdono briciole che arrivano in bocca.- E come sono?- Salate, a gusto di mandorla amara.- Le preferivo dolci.- Ma no, guasterebbero la terra per quante ne arrivano. Certe notti c'è tempesta di stelle sbriciolate. La terra è seminata da loro, riceve senza poter restituire. Allora dal basso si alzano le preghiere a sdebitarsi di alberi e di bestie che ringraziano.”