“Non capì, comprese. Perché comprendere era di più, era un abbraccio, era prendere con sé, era farne parte.”
“Non era stato coraggioso, restando lì fermo a farsi pungere - disse Coraline al gatto. - Non era stato coraggioso perché non aveva avuto paura: quella era l'unica cosa che potesse fare. Ma quando era tornato a riprendersi gli occhiali, sapendo che lì c'erano le vespe, aveva avuto veramente paura. Quello era stato vero coraggio. - Mosse il primo passo lungo il corridoio. Sentiva odore di chiuso, di polvere e di umidità. Il gatto avanzata lentamente accanto a lei. - E perché mai? - le domandò il gatto, con un tono che rivelava scarso interesse. - Perché - disse Coraline - quando hai paura di qualcosa, ma la fai comunque, quello è coraggio.”
“Senza l'aiuto del computer e dell'elettronica la noia era il miglior amico che avevamo e non era così ripetitivo come la sequenza di un videogioco. Bisognava arrangiarsi da sé, visto che non era un problema dei tuoi genitori se passavi un intero pomeriggio in casa a ritagliare bambole di carta o a guardare le gocce di pioggia che rimbalzavano sul vetro. La noia portava consiglio e aguzzava l'ingegno. Con lo sguardo fisso sul nulla io proiettavo sulla finestra che dava sul cortile svariate fantasie futuribili: era un po' come stare al cinema, ma il film era la mia biografia ancora da girare.”
“...era quel tocco di imperfezione sopra la presunta perfezione che dava dolcezza, perché era esso ad impartire umanità.”
“Il crimine non era l’unica opzione per Vision. Esistevano altre possibilità da prendere in esame. Si sarebbe potuto rivolgere ad amici e famiglia. Ma era stanco, si sentiva abbandonato e [Jeffrey] Normington era convincente. Un’altra svolta, un altro errore.Max Vision, un bravo ragazzo sotto tutti i punti di vista, si ritrovò di nuovo in fondo al baratro. Al suo posto emerse Iceman, un cattivo ragazzo sotto tutti punti di vista, anche se con un alter ego, Vision, che aveva precedenti come collaboratore dei federali.”
“Era Lo, sencillamente Lo, por la mañana, un metro cuarenta y ocho de estatura con pies descalzos. Era Lola con pantalones. Era Dolly en la escuela. Era Dolores cuando firmaba. Pero en mis brazos era siempre Lolita.”