“Ricorderò la tua piccola stanza, la sensazione di te, la luce nella finestra, i tuoi dischi, i tuoi libri, il nostro caffè al mattino, i nostri pomeriggi, le nostre notti, i nostri corpi attaccati, il piccolo flusso di energia, immediato e per sempre. Le tue gambe, le mie gambe, le tue braccia, le mie braccia, il tuo sorriso ed il tuo calore quando mi facevi ridere ancora.”

Charles Bukowski

Charles Bukowski - “Ricorderò la tua piccola stanza, la...” 1

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“Tre fiammiferi di fila accesi nella notteil primo per vedere tutto il tuo visoil secondo per vedere i tuoi occhiil terzo per vedere la tua boccae l'oscurità intera per ricordare tutto questomentre ti stringo tra le braccia.”

Jacques Prévert
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“Vorrei non doverci pensare, a volte vorrei sentire semplicemente quella sensazione che provo quando dormo nel sacco a pelo, guardando le stelle. Ma sinceramente mi piace anche molto starmene in casa, mi piacciono molto anche le lenzuola, profumate e pulite, la luce soffusa, il frigorifero, il forno, i tappeti, le candele e gli incensi, i miei libri, le fotografie, i piatti, le scodelle, i bicchieri, le tazzine, il latte, il caffè fatto con la moka, la doccia, la vasca da bagno, i cuscini, il computer, il suono del mio stereo, il videoregistratore, il suono del mio compleanno, il pavimento e il soffitto.L'equilibrio, le carezze, il silenzio.”

Fabio Volo
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“C’erano parecchie cose che mi facevano diventare sentimentale: le scarpe di una donna sotto il letto; una forcina dimenticata sul tavolo da toilette; quel loro modo di dire: <>; i nastri per capelli; camminare lungo il boulevard all’1.30 di pomeriggio, due persone, un uomo e una donna, insieme; le lunghe notti passate a bere e a fumare, a parlare; le liti; il pensiero del suicidio; mangiare insieme e star bene; le battute, le risate senza senso; sentire la magia nell’aria, star chiusi insieme in una macchina parcheggiata; parlare dei propri amori finiti alle 3 di notte; sentirsi dire che si russa, sentirla russare; madri, figlie, figli, gatti, cani; a volte la morte e a volte il divorzio, me sempre andare fino in fondo; leggere il giornale da solo in una tavola calda e avere la nausea perché lei adesso è la moglie di un dentista con un quoziente di intelligenza di 95; gli ippodromi, i parchi, i picnic al parco; perfino le galere; i suoi amici noiosi, i tuoi amici noiosi; il tuo bere, il suo ballare; il suo flirtare, il tuo flirtare; le sue pillole, le tue scopate clandestine, le sue scopate clandestine; dormire insieme…”

Charles Bukowski
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“«Quando ti porti dietro un libro» le aveva rivelato Mo quando Meggie ci aveva messo dentro il primo «avviene qualcosa di straordinario: le sue pagine raccoglieranno i tuoi ricordi. E un giorno ti basterà risfogliarle per tornare con il pensiero al luogo dove le hai lette per la prima volta: le immagini, gli odori, il gelato che ti eri gustata... Credimi, i libri sono un po' come la carta moschicida: a nient'altro i ricordi restano attaccati come alla carta stampata.»”

Cornelia Funke
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“Dai, vieni mio albero in fiore, stasera spegneremo la luce e sui tuoi boccioli poserò gli occhiali. Con la punta dei rami segnerai la volta celeste e scuoterai il tronco invisibile che sostiene la luna. Nuovi sogni cadranno ai nostri piedi come neve tiepida. Pianterai a terra le tue radici a forma di tacchi a spillo, che faranno saldamente presa. Lascia che mi arrampichi sul tuo cuore di bambù, voglio dormire accanto a te.”

Mathias Malzieu
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