“Dammi un bacio" disse Rita. Stranamente commosso, Manfred avvolse il suo viso con le sue grandi mani calde e la baciò. "Stiamo bene insieme, noi due" disse lei piano, mentre si guardavano. "Le tue mani sono proprio fatte per me. E anche la bocca.”
“Per il dolore, la felicità, l'amore non ci sono segni. E questo mi sembra di rara infelicità.”
“In paese incontrò alcuni studenti in ferie. Ci si salutava, restando insieme per qualche minuto. una traccia di imbarazzo malgrado la reciproca confidenza. La consapevolezza che anche l'altro avvertiva che l'infanzia era definitivamente trascorsa.”
“Manfred sapeva assai bene che esiste una sorta di bravura che lascia del tutto fredda la persona in gamba.”
“Era stata credula come una bambina, come fare a perdonarselo! Si era lasciata abbindolare da tutte quelle chiacchiere-chiacchiere questo erano: che l'uomo è buono, purchè gli se ne dia la possibilità. Che sciocchezze!Come era stupida la speranza che quell'egoismo nudo e crudo dipinto sulla faccia della maggior parte della gente potesse, un giorno, tramutarsi in comprensione e bontà.”
“– Ti amo – le disse a voce bassa e ardente – Ti amo con tutto quello che sono, con tutto quello che sono stato e con tutto quello che spero di essere. – Colin… – Ti amo con il mio passato e ti amo per il mio futuro. – La baciò dolcemente sulle labbra – Ti amo per i figli che avremo e per gli anni che vivremo insieme. Ti amo con tutto me stesso e per ognuno dei miei sorrisi e, più ancora, per tutto ciò che sei e per ogni tuo sorriso.”
“C’erano parecchie cose che mi facevano diventare sentimentale: le scarpe di una donna sotto il letto; una forcina dimenticata sul tavolo da toilette; quel loro modo di dire: <>; i nastri per capelli; camminare lungo il boulevard all’1.30 di pomeriggio, due persone, un uomo e una donna, insieme; le lunghe notti passate a bere e a fumare, a parlare; le liti; il pensiero del suicidio; mangiare insieme e star bene; le battute, le risate senza senso; sentire la magia nell’aria, star chiusi insieme in una macchina parcheggiata; parlare dei propri amori finiti alle 3 di notte; sentirsi dire che si russa, sentirla russare; madri, figlie, figli, gatti, cani; a volte la morte e a volte il divorzio, me sempre andare fino in fondo; leggere il giornale da solo in una tavola calda e avere la nausea perché lei adesso è la moglie di un dentista con un quoziente di intelligenza di 95; gli ippodromi, i parchi, i picnic al parco; perfino le galere; i suoi amici noiosi, i tuoi amici noiosi; il tuo bere, il suo ballare; il suo flirtare, il tuo flirtare; le sue pillole, le tue scopate clandestine, le sue scopate clandestine; dormire insieme…”