“In paese incontrò alcuni studenti in ferie. Ci si salutava, restando insieme per qualche minuto. una traccia di imbarazzo malgrado la reciproca confidenza. La consapevolezza che anche l'altro avvertiva che l'infanzia era definitivamente trascorsa.”
“Ma il coraggio era anche quello. Era la consapevolezza che l'insuccesso fosse comunque il frutto di un tentativo. Che talvolta è meglio perdersi sulla strada di un viaggio impossibile che non partire mai.”
“Ci si innamora di persone che non si sopportano, di persone che rappresentano un pericolo insostenibile... Nell'amore, io vedo un trucco del mio istinto per non assassinare l'altro.”
“«Ai tempi di mio nonno» dice il generale «si metteva una pinta di vino davanti a ogni invitato. Era la dose che toccava a ciascuno. Una pinta, un litro e mezzo. “Vino da tavola” veniva chiamato. Mio padre raccontava che si metteva del vino da tavola in caraffe di cristallo anche davanti agli invitati del re. Una per ciascuno degli ospiti. Ecco perché si chiamava vino da tavola: perché stava lì e si poteva berne a volontà. I vini di qualità venivano serviti a parte. Questa era la regola che vigeva per le bevande alla mensa del re».”
“[la vendetta] è il solo farmaco che ci sia contro il dolore, tutto quello che si è trovato per non impazzire, è la droga con cui ci rendono capaci di combattere.”
“Restiamo delusi anche quando, con la solennità che si usa per dare notizie di enorme interesse, ci viene annunciato: "Traffico regolare". È il più classico esempio dell'effetto che produce l'eccesso di informazioni: non è successo niente, ma bisogna che tutti lo sappiano.”