“L'odio che provi a fine giornata per tutto il lavoro è semplicemente parte del lavoro”
“Nel tennis il vero avversario, la frontiera che include, è il giocatore stesso. C'è sempre e solo l'io là fuori, sul campo, da incontrare, combattere, costringere a venire a patti. Il ragazzo dall'altro lato della rete: lui non è il nemico; è più il partner nella danza. Lui è il pretesto o l'occasione per incontrare l'io. E tu sei la sua occasione. Le infinite radici della bellezza del tennis sono autocompetitive. Si compete con i propri limiti per trascendere l'io in immaginazione ed esecuzione. Scompari dentro al gioco: fai breccia nei tuoi limiti; trascendi; migliora; vinci. [...] Si cerca di sconfiggere e trascendere quell'io limitato i cui limiti stessi rendono il gioco possibile. È tragico e triste e caotico e delizioso. E tutta la vita è così, come cittadini dello Stato umano: i limiti che ci animano sono dentro di noi, devono essere uccisi e compianti, all'infinito. (Infinite Jest, p. 116)”
“Si scopre che tanto più è insipida la frase fatta ...., tanto più affilati sono i canini della verità vera che nasconde”
“La vostra preoccupazione per ciò che gli altri pensano di voi scompare una volta che capite quanto di rado pensano a voi.”
“Le graduatorie servono a farvi capire a che punto siete, non chi siete. Memorizzate il vostro piazzamento mensile, poi dimenticatelo.”
“Le persone bruciate alla nascita, quelle colpite e offese oltre ogni giustizia, finiscono per ripiegarsi nel loro stesso fuoco, o per risorgere”
“Certe cose non solo non possono essere insegnate, ma possono essere ritardate da altre cose che invece possono essere insegnate”