“L'azione è verità, e la verità vacilla quando la guerra finisce e gli abitanti del villaggio sono liberi di tornare ai loro campi. Sopravviviamo, e siamo nuovamente sconfitti.”
“Poco tempo fa sono andato a pranzo con un amico. Si è messo a piangere. Voleva costruirsi una barca e salpare per la Tasmania. Io gli ho riso in faccia. Una settimana dopo gli è venuta un'emorragia cerebrale. Non siamo capaci di imparare niente dagli stereotipi che ci circondano, neppure che siamo tutti uguali.”
“La preghiera è una strategia pratica, la conquista di un vantaggio temporale nei mercati capitali del Peccato e della Remissione.”
“Quel po' di senso di colpa che provavo dipendeva dall'immagine di Jennifer sola e umiliata, non dal banale tradimento di Meredith. Per Jennifer io rimanevo un enigma. Rifiutavo di concederle la minima percezione di me, e la ragione posso solo immaginarla: avevo un bisogno disperato di ogni minima briciola del mio ego per vincere la paura di svanire io stesso.”
“Voglio dirti una cosa che non dovresti dimenticarti mai. Se qualcuno ti dà fastidio una volta e poi un'altra e un'altra e un'altra ancora, qualcuno con delle ambizioni, qualcuno avido di territorio, la prima regola da osservare è mirare in alto. In altre parole, al massimo livello. È Lassù che stanno perdendo il controllo della situazione. In altre parole, bisogna andare dritti al vertice. Bisogna fare fuori il numero uno. In altre parole, bisogna fare in modo che al vertice ci sia un uomo nuovo che capisca il messaggio e cambi politica. Se tagli la testa, la coda non si dimena più.”
“Nei miei sogni scorrevano fiumi e peccati, occhi sbarrati di volti sommersi. Mi risvegliai nel silenzio e nel gelo, sotto l'occhio accusatore dei riflettori ad arco. La città traboccava di persone in cerca dell'uomo o della donna in grado di salvarle. Puzzavo di sudore freddo, alcol e paura. Il loft mi sembrava sconfinato, un'immagine ripescata dal fondo sabbioso di un sogno.”
“Weede si alzò in piedi per un secondo e piegò leggermente le ginocchia - come faceva sempre mio padre quando le mutande gli si incagliavano in qualche anfratto delle regioni inguinali, spiegando a me bambino che quel gesto era l'unica alternativa civile al disincagliamento manuale, sport preferito di emarginati e pazzi.”