“Ero costretto a limitarmi a una conclusione abbastanza insoddisfacente cioè, che certamente esistono combinazioni di oggetti semplicissimi, naturali fino alla banalità, che hanno il potere di impressionarci, ma che, nello stesso tempo, tale potere resta per noi non analizzabile, superiore al potere della nostra mente.”

Edgar Allan Poe

Explore This Quote Further

Quote by Edgar Allan Poe: “Ero costretto a limitarmi a una conclusione abba… - Image 1

Similar quotes

“Dobbiamo tenere a mente che, in generale, fare sensazione, colpire le fantasie, per i nostri giornali è più importante che volere la verità. La verità è interessante soltanto quando coincide con la sensazione. La stampa che segua solo opinioni correnti, anche se si tratti di opinioni fondate, non ha credito fra la massa. La massa considera profondo solo chi suggerisce aspre contraddizioni con le idee generali. Nella logica, non meno che nella letteratura, il più pungente è l'epigramma e anche il più universalmente apprezzato; in entrambi i campi è quello più a buon mercato.(Cavaliere C. Auguste Dupin)”


“Tu sei come una pietra preziosa che viene violentemente frantumata in mille schegge per poter essere ricostruita di una materiale più duraturo di quello della vita, cioè il materiale della poesia.”


“La sua cecità intellettuale non gli permetteva di capire che questi fratelli, con istinto sicuro, hanno orientato la loro rivolta verso il nemico primo della libertà: il potere. E qual è il potere che li opprime, che nega loro il diritto alla terra, alla cultura, all'uguaglianza? Non è forse la Repubblica? E se sono armati per combatterla ciò significa che hanno indovinato anche il metodo, l'unico che posseggono gli sfruttati per spezzare le loro catene: la forza.”


“Chi sogna di giorno conosce molte cose che sfuggono a chi sogna solo di notte.”


“Contemplavo il luogo: quella casa, il nudo disegno del paesaggio, le mura spoglie, le aggrovigliate carici, i radi, decidui tronchi; e pativo uno sfinimento dell’anima, che non posso paragonare a nessuna sensazione terrestre, se non al ridestarsi dell’oppiomane dal fasto dei suoi sogni: il tristo precipizio nella vita quotidiana, l’orrore del velo che cade. Era gelido il cuore, affranto, infermo; tetra, sconsolata meditazione, che nessuna sevizia dell’immaginazione poteva adizzare al sentimento del sublime.”


“per troppo tempo l'Afghanistan è stato usato come terreno di scontro nel "Grande Gioco" delle superpotenze. (...) hanno dato denaro e potere ai fondementalisti e signori della guerra, che hanno trascinato il nostro popolo in una situazione drammatica.”