“Vorrei essere io a mordere quel labbro.”
“Vorrei penetrare il suo segreto, vorrei che lei venisse da me e mi dicesse: "Io ti amo", e se non è così, se questa follia non è pensabile, allora... allora che cosa desiderare? Forse so io stesso quel che desidero? Sono anch'io come sperduto: vorrei soltanto starle accanto, essere nella sua aura, nella sua luce, eternamente, per tutta la vita. Altro non so! Potrei forse allontanarmi da lei?”
“Vorrei essere tagliente come un eccomi”
“Non puoi vedere quel che vedo io perché vedi quel che vedi. Non puoi sapere quel che so io perché sai quel che sai. Quel che io vedo e so non si può aggiungere a quel che vedi e sai tu, perché le due cose non sono dello stesso tipo. Né quel che che vedo e do io può sostituire quel che vedi e sai tu, perché questo significherebbe sostituire te stesso.”
“Io sarò anche Satana, Belzebù, quello che vi pare, ma so cos'è il dolore perchè io stesso l'ho provato e lo provo tuttora per la mia solitudine, per l'odio che hai suscitato contro di me. Insomma, ti confesso che quel poveretto mi fa compassione. E che vorrei dargli una mano.”
“«Io vorrei Dio. Si può?»Mi sento come un cretino. «Certo che si può. È quello che credi tu.»«Però io non voglio soltanto crederci. Voglio che sia vero.»”