“Ora so che l'amore è l'unica cosa che valga davvero la pena di avere. Tutto il resto, talento, lavoro, arte, religione, conoscenza e tutti gli altri terreni affanni altro non sono che rimedi con i quali coloro che non amano, coloro che non sono amati, tentano di attenuare le loro pene, di anestetizzarsi.”
“Aveva scoperto che lasciare non dette le cose che si ritenevano più preziose procurava un terribile senso di solitudine.”
“Tanto per cominciare, vorrei dire che sebbene genitori, mariti, figli, amanti e mariti siano tutti una gran bella cosa, non sono cani.”
“Non più dunque agli uomini mi rivolgo, ma a te Dio di tutti gli esseri, di tutti i mondi e di tutti i tempi. Se è permesso a deboli creature perdute nell’immensità e impercettibili al resto dell’universo osar domandare qualcosa a te, a te che hai dato tutto, a te i cui decreti sono immutabili quanto eterni, degnati di guardar con misericordia gli errori legati alla nostra natura. Che questi errori non generino le nostre sventure. Tu non ci hai dato un cuore perché noi ci odiassimo, né delle mani perché ci scannassimo. Fa che ci aiutiamo l’un l’altro a sopportare il fardello d’una esistenza penosa e passeggera. Che le piccole diversità tra i vestiti che coprono i nostri deboli corpi, tra tutte le nostre lingue insufficienti, tra tutti i nostri usi ridicoli, tra tutte le nostre leggi imperfette, tra tutte le nostre opinioni insensate, tra tutte le nostre condizioni ai nostri occhi così diverse l’una dall’altra, e così uguali davanti a te; che tutte le piccole sfumature che distinguono questi atomi chiamati uomini non siano segnali di odio e di persecuzione; che coloro i quali accendono ceri in pieno mezzogiorno per celebrarti sopportino coloro che si accontentano della luce del tuo sole; che coloro i quali coprono la veste loro di una tela bianca per dire che bisogna amarti non detestino coloro che dicono la stessa cosa portando un mantello di lana nera;che sia uguale adorarti in un gergo proveniente da una lingua morta, o in un gergo più nuovo; che coloro il cui abito è tinto di rosso o di violetto, che dominano su una piccola parte di un piccolo mucchio di fango di questo mondo e che posseggono alcuni frammenti arrotondati di un certo metallo, godano senza orgoglio di ciò che essi chiamano grandezza e ricchezza, e che gli altri guardino a costoro senza invidia;perché tu sai che nulla vi è in queste cose vane, né che sia da invidiare né che possa inorgoglire. Possano tutti gli uomini ricordarsi che sono fratelli! Che essi abbiano in orrore la tirannide esercitata sugli animi, così come esecrano il brigantaggio che strappa con la forza il frutto del lavoro e dell’industria pacifica! Se i flagelli della guerra sono inevitabili, non odiamoci però, non laceriamoci a vicenda quando regna la pace e impieghiamo l’istante della nostra esistenza per benedire ugualmente, in mille lingue diverse, dal Siam sino alla California, la tua bontà che questo istante ci ha dato”
“Eppure l'amore all'inizio è una cosa bella, una cosa dolce e cara. Ma proprio come un gattino, che da piccolo ti delizia con i suoi modi teneri e amabili, con la sua innocenza, morbidezza e mansuetudine, si trasforma con spaventosa rapidità in un gatto che ti artiglia crudelmente. Vorrei sapere se esiste una sola persona al mondo, all'apparenza felice e indifferente, che non abbia ben nascosti sotto abiti e ornamenti i segni degli artigli dell'amore. Credo anche che si tratti di graffi così profondi che sanguinano a lungo, senza rimarginarsi; e quando, dopo anni, finalmente guariscono, rimane sempre una cicatrice, rossa e terribile, che fa trasalire quando inavvertitamente la si tocca.”
“Il buon senso è la cosa meglio distribuita al mondo. Ciascuno infatti pensa di esserne così ben provvisto che anche coloro che di tutte le altre cose non si contentano mai, di questa sono soliti non volerne più di quanto ne hanno.”
“Degli scrupoli di coscienza (impiccianti e ingiustificati)" "Paasioni, relazioni, fiamme, amorazzi rapidi o prolungati, romantici o lascivi, non sono altro, tutti quanti, che avventure passeggere, il che non impedisce che ciascuno di loro sia, a un dato momento, l'amore esclusivo, unico, definitivo e immortale”