“Aspettava da se stessa il sovrumano e dalla vita l'infinito. Ciò dava uno splendore di conquista ai suoi occhi, la forza al suo corpo fragile e finemente modellato, la bellezza ai suoi lineamenti rigidi. Ma ciò la rendeva vuota e fredda fino alla durezza, suscettibile fino alla punta delle dita e, come tutti gli orgogliosi, indifesa come un bambino nel profondo del suo cuore”

Ernst Weiss

Ernst Weiss - “Aspettava da se stessa il sovrumano e...” 1

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“Mentre piangeva, la luce si faceva finalmente intera nel suo cervello, una luce straordinaria, una luce meravigliosa e terribile al tempo stesso. La sua vita passata, il primo fallo, la lunga espiazione, il suo abbrutimento esteriore, il suo indurimento interiore, la sua scarcerazione rallegrata dai tanti piani di vendetta, ciò che gli era successo dal vescovo, l'ultima cosa che aveva fatto, quel furto di quaranta soldi a un ragazzo, delitto tanto più vile e tanto più mostruoso in quanto veniva dopo il perdono del vescovo, tutto ciò gli tornò dinanzi e gli apparve chiaramente, ma in una chiarezza mai conosciuta prima. Guardò la sua vita, e gli parve orribile; la sua anima, e gli parve spaventosa. Tuttavia sorgeva un'alba di dolcezza su quella vita e su quell'anima. Gli sembrò di vedere Satana alla luce del paradiso.”

Victor Hugo
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“— Dama, — disse una donna anziana, — credo che sia malato il suo cuore, perché spesso avviene che il cuore soffra d'una malattia per la quale nessuna medicina dei mortali può nulla [...]. E c'è un'altra malattia del cuore: quando è afflitto da una qualche onta arrecata al corpo; se ne guarisce allora vendicandosi del misfatto, vendicando onta per onta. Il cuore è la parte più schietta e più pura dell'uomo, e prende su di sé tutte le onte e tutti i mali, perché il corpo altro non è che la dimora del cuore. Ma ora vi dirò la terza malattia dalla quale un cuore puro viene tormentato: è il male dell'amore che non può essere ricambiato. Amore entra passando dagli occhi e dalle orecchie, e se il cuore viene trafitto attraverso uno di questi varchi, gli tocca soffrire eternamente: poiché, quand'anche ottenga ciò che ha tanto anelato, teme comunque di perderlo. Queste sono le malattie del cuore: si guarisce dalla prima e dalla seconda come ho detto; ma la terza è la più pericolosa perché accade che il cuore non voglia guarire [...].”

Jacques Boulenger
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“Stavo toccando con mano e vedendo con i miei occhi, per la prima volta, quanto fosse immenso il mondo e profondo l'oscurità e l'infinito fascino e solitudine di tutto ciò.”

Banana Yoshimoto
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“Smettila di tormentarti tanto. Ogni cosa segue comunque il suo corso, e per quanto uno possa fare del suo meglio, a volte è impossibile evitare che qualcuno rimanga ferito. È la vita. Faccio un po' il grillo parlante ma è ora che tu cominci a imparare certi meccanismi della vita. A volte tu ti sforzi troppo di adattare la vita ai tuoi meccanismi. Se non vuoi finire anche tu in una clinica psichiatrica cerca di essere un po' più aperto e di abbandonarti di più alla vita così come viene. Anche una donna debole e imperfetta come me ogni tanto arriva a rendersi conto di quanto meravigliosa sia la vita.”

Haruki Murakami
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“Non volevo parlare con Artù e non volevo vederlo. Salii sul promontorio e pregai gli dei, implorandoli di tornare in Britannia. Mentre pregavo, gli uomini del Kernow condussero la regina Isotta fino alla baia dove erano in attesa le due scure navi. I guerrieri, però, non la riportarono nel Kenow.Invece di ritornare a casa, la principessa degli Uì Liathàin, quella bambina di quindici anni che correva a piedi nudi nelle onde e che aveva la voce flebile degli spiriti dei marinai nei venti salmastri, fu legata a un palo e attorno a lei venne accumulata la legna gettata sulla riva del mare, che ricopriva la spiaggia di Halcwym, e laggiù, sotto gli occhi implacabili del marito, venne bruciata viva. Il corpo del suo amante venne bruciato sulla stessa pira.[...]Anche ora, quando chiudo gli occhi, a volte rivedo quella bambina uscire dal mare. Con il viso che sorride, il corpo sottile sotto la veste bianca aderente e le mani tese ad abbracciare il suo amante. Non posso sentire il grido di un gabbiano senza rivederla con l'occhio della mente, perché mi perseguiterà fino al giorno della mia morte, e anche dopo, dovunque andrà la mia anima, lei sarà laggiù; una bambina bruciata per ordine di un re, in base alle leggi, nello splendido regno di Camelot.”

Bernard Cornwell
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