“«Come siamo lontani!» sospirò.«Da cosa?»«Da noi stessi» disse il vescovo.”
“Ma perché questo, Efix, dimmi, tu che hai girato il mondo: è da per tutto così? Perché la sorte ci stronca così, come canne?– Sì, – egli disse allora, – siamo proprio come le canne al vento, donna Ester mia. Ecco perché! Siamo canne, e la sorte è il vento.”
“Venivano dai più lontani estremi della vita, questo è stupefacente, da pensare che mai si sarebbero sfiorati se non attraversando da capo a piedi l'universo, e invece neanche si erano dovuti cercare, questo è incredibile, e tutto il difficile è stato riconoscersi, riconoscersi, una cosa di un attimo, il primo sguardo è già lo sapevano, questo è il meraviglioso. Questo continuerebbero a raccontare, per sempre, nelle terre di Carewall, perché nessuno possa dimenticare che non si è mai lontani abbastanza per trovarsi, mai - lontani abbastanza - per trovarsi - lo erano quei due, lontani più di chiunque altro.”
“Il tempo è inafferrabile come l’acquae noi siamo fatti di acqua e tempo.”
“Noi siamo della stessa materiaDi cui son fatti i sogniE la nostra piccola vitaÈ circondata da un sonno.”
“Noi tutti siamo esiliatientro lo cornici di uno strano quadro.Chi sa questo, viva da grande,Gli altri sono insetti.”