“Quello che abbiamo posseduto, ce lo possiamo mettere dietro le spalle, confinarlo nel passato, nel già-fatto.”
“Morire biologicamente, è il perfezionarsi di uno stato in cui ci troviamo già ora.”
“La cultura dell'individuo è sempre sul farsi o non è.L'uomo colto non è chi sa, ma chi apprende ... colto e non puramente erudito è l'uomo che sente il dovere di alimentare il proprio spirito assiduamente, quotidianamente, qualsiasi siano le circostanze in cui si trova a vivere”
“Ho paura dell'uomo, come dei topi e delle zanzare, per il danno e il fastidio di cui è produttore inesausto.”
“Il pessimismo radicale sconfina nell'ottimismo.”
“Noi apparteniamo già a un mondo enormemente più vasto [rispetto a quello dei nostri bisnonni], del quale è naturale avere un certo timore, ma con il quale non possiamo misurarci guidati solo dal timore. L'alternativa alle appartenenze, e soprattutto al culto delle appartenenze, è tenere gli occhi bene aperti e scandalizzarsi solo quando è indispensabile: cercare di osservare il più possibile quanto ci circonda, far precedere il giudizio dalla conoscenza, in modo da non farci cogliere impreparati dai cambiamenti che si succedono sempre più in fretta.”
“Socchiusi gli occhi, stosupino nel trifoglio,e vedo un quadrifoglioche non raccoglierò [....]Socchiudo gli occhi, estranioai casi della vita.Sento fra le mie ditala forma del mio cranio:ma dunque, esisto! O strano!vive fra il Tutto e il Nientequella cosa viventedetta guidogozzano!”