“Il dono del volo lo appioppano sempre alle creature più inutili del mondo. Perché non darlo a me? Questa libertà perfetta e senza peso. Niente recinti, né muri, né confini; volerei dappertutto, sopra oceani e continenti, montagne, giungle e sterminati spazi aperti, e da qualche nel mondo, da qualche parte in tutta quella bellezza distante e intatta, troverei una ragione.”
“Riusciremo, prima o poi, a portar via Achille da quella micidiale guerra. E non saranno la paura né l’orrore a riportarlo a casa. Sarà una qualche, diversa, bellezza, più accecante della sua, e infinitamente più mite. (Postilla di "Omero, Iliade")”
“Nello stesso momento venne il sonno. Posò le ali pesanti sui suoi occhi che non potevano così più stupirsi del sentimento del suo amore, improvviso eppure atteso da tanto tempo, ardentemente desiderato, eppure respinto con angoscia, e con tutta la forza della sua ragione. Franziska non poteva più né stupirsi, né rallegrarsi, se non nel sogno che veniva a lei da lontano e il cui filo le sfuggiva sempre malgrado tutti i suoi sforzi per trattenerlo: il primo sogno di un'anima interiormente liberata che fiduciosa si abbandonava a un'altra anima.”
“E non ditemi che tanto non cambia niente, perché c'è sempre qualcuno che cambia il mondo a nostra insaputa e anche voi, se solo voleste, potreste farlo.”
“Quella dei sogni è una balla colossale. Lo sapevo. L'ho sempre saputo. Perché poi arriva il dolore e niente ha più senso.”
“Per questa donna […] leggere vuol dire spogliarsi d’ogni intenzione e d’ogni partito preso, per essere pronta a cogliere una voce che si fa sentire quando meno ci s’aspetta, una voce che viene non si sa da dove, da qualche parte al di là del libro, al di là dell’autore, al di là delle convenzioni della scrittura: dal non detto, da quello che il mondo non ha ancora detto di sé e non ha ancora le parole per dire.”