“Non che t’aspetti qualcosa di particolare. Sei uno che per principio non s’aspetta più niente da niente. Ci sono tanti, più giovani di te o meno giovani, che vivono in attesa di esperienze straordinarie; dai libri, dalle persone, dai viaggi, dagli avvenimenti, da quello che il domani tiene in serbo. Tu no. Tu sai che il meglio che ci si può aspettare è di evitare il peggio. Questa è la conclusione a cui sei arrivato, nella vita personale come nelle questioni generali e addirittura mondiali. E coi libri? Ecco, proprio perché lo hai escluso in ogni altro campo, credi che sia giusto concederti ancora questo piacere giovanile dell’aspettativa in un settore ben circoscritto come quello dei libri, dove può andarti male o andarti bene, ma il rischio della delusione non è grave.”
“Niente è facile. Non lo è mai. Se così non fosse sarebbe tutto più semplice: niente dolore, niente delusione, niente solitudine. No, nulla di tutto questo è possibile, perché niente di ciò che realmente conta può essere facile. La gioia nasce dal sacrificio, dalle ginocchia sbucciate, dai cuori infranti. Perché ciò che ci è stato inculcato da bambini non può essere vero: non ci sono favole, non ci sono eroi o grandi imprese, c'è la determinazione di persone semplici che non si arrendono mai!”
“Quello che è capitato a te può capitare a tutti, non sta crollando il mondo, nulla è irreparabile, tu hai un potenziale diverso e unico, da oggi puoi rinascere e ciò che eri fino a stamattina non preclude la possibilità che tu diventi qualcuno di totalmente diverso domani.”
“non è dove sei o quello che fai a fare la differenza e che fuggire da quello che non ci va non è la soluzione. Si indica il centro del petto È qui dentro che si deve iniziare. Per diventare quello che vogliamo. Per andare d’accordo con noi stesse.”
“«Ho detto che sono tutte sciocchezze. Tu stai giocando le carte che ti hanno dato come chiunque altro in questo mondo infame. Hai dei doni per cui la gente ucciderebbe, è inutile che tu li disprezzi. Hai una madre che ti vuole bene e una bella casa dove tornare. Quei villani dei tuoi vicini, che ti guardano dall'alto in basso senza sapere niente solo perché non hai un padre, sono soltanto dei coglioni, il mondo è grande, e a te è stato affidato un ruolo importante. Credi che tutti vadano in giro fischiettando felici della vita che fanno? Credi che a loro sia stato concesso di scegliersi il proprio destino? Mi dispiace, piccola, ma non funziona così. Ti attacchi a quelli a cui vuoi bene e combatti le battaglie che puoi vincere: è così che vanno le cose, micetta.»”
“Non c'è niente di più bello che starsene lì sdraiati con un bel libro avuto in regalo, un libro nuovo che non si è ancora mai visto e che nessun altro in casa conosce, e sapere che si può leggere pagina dopo pagina finché si riesce a stare svegli. Ma come si fa la Notte di Natale, se non si sono ricevuti libri?”