“Prendi la posizione più comoda: seduto, sdraiato, raggomitolato, coricato. Coricato sulla schiena, su un fianco, sulla pancia. In poltrona, sul divano, sulla sedia a dondolo, sulla sedia a sdraio, sul pouf. Sull'amaca, se hai un'amaca. Sul letto, naturalmente, o dentro il letto. Puoi anche metterti a testa in giù, in posizione yoga, col libro capovolto, si capisce.”
“Stai per cominciare a leggere il nuovo romanzo Se una notte d’inverno un viaggiatore di Italo Calvino. Rilassati. Raccogliti. Allontana da te ogni altro pensiero. Lascia che il mondo che ti circonda sfumi nell’indistinto. La porta è meglio chiuderla; di là c’è sempre la televisione accesa. Dillo subito, agli altri: «No, non voglio vedere la televisione!» Alza la voce, se no non ti sentono: «Sto leggendo! Non voglio essere disturbato!» Forse non ti hanno sentito, con tutto quel chiasso; dillo più forte, grida: «Sto cominciando a leggere il nuovo romanzo di Italo Calvino!» O se non vuoi non dirlo; speriamo che ti lascino in pace.Prendi la posizione più comoda: seduto, sdraiato, raggomitolato, coricato. Coricato sulla schiena, su un fianco, sulla pancia. In poltrona, sul divano, sulla sedia a dondolo, sulla sedia a sdraio, sul pouf. Sull’amaca se ne hai una. Sul letto, naturalmente, o dentro il letto. Puoi anche metterti a testa in giù, in posizione yoga. Col libro capovolto, si capisce.”
“Ma ancora più subdoli sono i calzini.Il Nonno Stregone aveva stabilito che, alla sua età, tre erano i modi possibili di infilarli. Uno, posizione detta "della spogliarellista", steso sul letto con una gamba sensualmente sollevata. Tempo necessario all'impresa: un minuto, salvo perforazione del pedalino da parte dell'unghia dell'alluce.Due, posizione eretta "gamba sulla sedia". Unico rischio, uno schianto del legno o un colpo della strega.Tre, posizione "riciclami": andare a letto coi calzini e usare gli stessi la mattina dopo. La meno igienica ma la più rapida. Inoltre, nello scegliere il paio bisognava tener conto dell'esistenza della LIC, Legge di infedeltà del calzino, che dice così:Un calzino, messo nel cassetto, cercherà quasi sempre di far coppia con un calzino diverso.”
“Io sono un alpino e lo sarò sempre, anche se non uscirò mai più con i miei ragazzi di pattuglia e non andrò in avamposto sperduto affacciato sul nulla. Gli alpini stanno in trincea e sotto il fuoco. Gli alpini costruiscono strade e scavano le macerie e raccolgono persino la spazzatura. Non servono i politici, ma l'Italia. Non hanno segreti e agiscono alla luce del sole. Portano il loro passato sull'uniforme e non sono solo nastrini o distintivi: è la storia di ognuno e chiunque può leggerla. Portano il nome cucito sulla divisa, sulla sinistra, dalla parte del cuore.”
“Senza l'aiuto del computer e dell'elettronica la noia era il miglior amico che avevamo e non era così ripetitivo come la sequenza di un videogioco. Bisognava arrangiarsi da sé, visto che non era un problema dei tuoi genitori se passavi un intero pomeriggio in casa a ritagliare bambole di carta o a guardare le gocce di pioggia che rimbalzavano sul vetro. La noia portava consiglio e aguzzava l'ingegno. Con lo sguardo fisso sul nulla io proiettavo sulla finestra che dava sul cortile svariate fantasie futuribili: era un po' come stare al cinema, ma il film era la mia biografia ancora da girare.”
“È bello avere una persona sulla quale fare fantasie durante il giorno. Anche se è sconosciuta.”