“Ci sono troppe cose che mi piacciono e mi confondo e mi perdo a correre da una stella cadente all'altra fino allo sfinimento. (...) Non avevo niente da offrire a nessuno tranne la mia confusione.”
“Il problema principale era che non mi piace la gente, e in particolare non mi piacciono i miei coetanei, cioè quelli che popolano l'università. Ci andrei volentieri se ci studiassero persone più grandi. Non sono uno psicopatico (anche se non credo che gli psicopatici si definiscano tali), è solo che non mi diverto a stare con gli altri. Le persone, almeno per quel che ho visto fino adesso, non si dicono granché di interessante. Parlano delle loro vite, e le loro vite non sono interessanti. Quindi mi secco. Secondo me bisognerebbe parlare solo se si ha da dire qualcosa di interessante o di necessario.”
“Io non sono un duro. Non lo sono mai stato. In vita mia, se devo essere completamente sincero, credo di non aver mai preso una decisione. Non mi piacciono molto le decisione. Per decidere devi essere convinto, e io non sono convinto quasi di niente. Sono più un tipo da opzioni, ecco.”
“Prese un giglio tigre arancione da un secchio. «Per te» mi disse porgendomelo. «No non mi piacciono i gigli» risposi. E non sono una regina pensai. «Dovrebbero piacerti» replicò. «Ti si addicono.»”
“Non mi curo e non mi sono curato mai, sebbene la medicina e i dottori li rispetti. Inoltre, sono anche superstizioso all'estremo; be', almeno abbastanza da rispettare la medicina.”
“Alla fine sono passati due anni, ma ancora la cerco e ci penso. Cosa mi manca di lei? Mi manca soprattutto il futuro. Nel senso che mi mancano tutte le cose che ancora non so e che vorrei scoprire con lei. Mi manca tutto ciò che avremmo potuto vivere insieme.”