“Dice: «Ho bisogno di te, Pat Peoples; ho un bisogno maledetto di te»,poi si mette a piangere e le sue lacrime mi scendono calde sulla pelle mentre mi bacia il collodolcemente, tirando su col naso.È strano che mi dica una cosa simile, così lontana dal solito «ti amo» delle donne, eppureforse più vera. Provo una bella sensazione mentre la abbraccio, e ricordo ciò che mi ha dettomia madre tempo fa, quando cercavo di liberarmi di Tiffany invitandola alla tavola calda. «Tu haibisogno di amici, Pat. Tutti ne hanno bisogno».E poi ricordo che Tiffany mi ha mentito per molte settimane; ricordo quella storia tremendache mi ha raccontato Ronnie su come è stata licenziata, e ciò che mi ha confessato lei nella suaultima lettera; ricordo quanto è stata stramba la nostra amicizia, ma poi ricordo che nessuno, aparte lei, potrebbe mai avvicinarsi a capire cosa provo ad aver perso Nikki per sempre. Ricordoche il periodo di lontananza è finalmente finito e che, se Nikki se n’è andata definitivamente, hopur sempre fra le braccia una donna che ha sofferto molto, e ha un bisogno disperato di sentirsidi nuovo bella. Fra le mie braccia c’è una donna che mi ha regalato l’Atlante delle nuvole perl’osservazione del cielo, una donna che conosce tutti i miei segreti, una donna che sa quanto èincasinata la mia mente, quante pillole devo prendere, e tuttavia si lascia abbracciare da me. Intutto questo c’è qualcosa di onesto, e non riesco a immaginarmi nessun’altra donna coricatainsieme a me nel bel mezzo di un campo da calcio congelato – in piena tormenta, addirittura – asperare che accada l’impossibile: che una nuvola si liberi da un nembostrato.Nikki questo non l’avrebbe mai fatto, per me, neppure nei suoi giorni migliori.Perciò stringo un po’ di più Tiffany, la bacio fra le sopracciglia perfettamente depilate e dopoun profondo respiro dico: «Credo di aver bisogno anch’io di te».”