“E non mi venne in mente che anche il più rapace degli uccelli, il laniere, è capace di cantare.”

Joe R. Lansdale

Joe R. Lansdale - “E non mi venne in mente che anche il...” 1

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“Il più bello dei mari / è quello che non navigammo. / Il più bello dei nostri figli / non è ancora cresciuto. / I più belli dei nostri giorni / non li abbiamo ancora vissuti. / E quello / che vorrei dirti di più bello / non te l'ho ancora detto.”

Nâzım Hikmet
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“Dobbiamo tenere a mente che, in generale, fare sensazione, colpire le fantasie, per i nostri giornali è più importante che volere la verità. La verità è interessante soltanto quando coincide con la sensazione. La stampa che segua solo opinioni correnti, anche se si tratti di opinioni fondate, non ha credito fra la massa. La massa considera profondo solo chi suggerisce aspre contraddizioni con le idee generali. Nella logica, non meno che nella letteratura, il più pungente è l'epigramma e anche il più universalmente apprezzato; in entrambi i campi è quello più a buon mercato.(Cavaliere C. Auguste Dupin)”

Edgar Allan Poe
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“Con la massa degli oggetti cresce ... il regno degli enti estranei a cui l'uomo è soggiogato". E' lo stadio supremo di un'espansione che ha ritorto il bisogno contro la vita. "Il bisogno di denaro è quindi l'unico bisogno prodotto dall'economia politica, e il solo che esso produca.”

Guy Debord
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“non c’è niente più pericoloso del lavoro discontinuo; è un’abitudine che se ne va. Abitudine facile a lasciarsi, difficile a riprendersi.Una certa quantità di fantasia è buona come un narcotico a dose discreta. Calma le febbri, talvolta forti, dell’intelletto che lavora, e fa nascere nella mente un vapore molle e fresco, che corregge i contorni troppo aspri del pensiero puro, colma qua e là lacune e intervalli, lega i concetti, smussa gli angoli delle idee. Ma il troppo fantasticare affoga e annoia. Guai al lavoratore della mente che cade completamente dal pensiero nella fantasticheria! Crede di poter risalire agevolmente e pensa che alla fine è la stessa cosa. Errore!Il pensiero è il lavoro dell’intelletto, la fantasticheria ne è la voluttà; sostituire l’una all’altro è confondere il veleno col nutrimento.Già sappiamo che Marius aveva cominciato così. Poi era sopravvenuta la passione e aveva finito di precipitarlo in chimere senza scopo e senza fine. Non usciva più di casa che per andare a fantasticare. Procreazione oziosa, gorgo tumultuoso e stagnante. E a misura che il lavoro diminuiva crescevano i bisogni. E’ una legge. L’uomo fantasioso è naturalmente prodigo e cedevole; la mente sbrigliata non può controllare la sua vita. C’è, in questo modo di vivere, il bene commisto al male, giacché se la mollezza è funesta, la generosità è sana e buona. Ma l’uomo povero, generoso, nobile, se non lavora, è perduto; si inaridiscono le risorse, e sorgono le necessità.China fatale, su cui i più onesti e i più forti sono trascinati come i più deboli e i più viziosi, e che mette capo a uno di questi due precipizi, il suicidio o il delitto.A forza d’uscire di casa per andare a fantasticare, viene un giorno che si esce per andarsi a buttare in acqua. Il sogno eccessivo forma gli Escousse e i Lebras.”

Victori Hugo
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“Il peggior analfabeta è l’analfabeta politico. Egli non sente, non parla, né s’interessa degli avvenimenti politici. Egli non sa che il costo della vita, il prezzo dei fagioli, del pesce, della farina, dell’affitto, delle scarpe e delle medicine, dipendono dalle decisioni politiche. L’analfabeta politico è talmente somaro che si inorgoglisce e si gonfia il petto nel dire che odia la politica. Non sa, l’imbecille, che dalla sua ignoranza politica nasce la prostituta, il minore abbandonato, il rapinatore e il peggiore di tutti i banditi che è il politico disonesto, il mafioso, il corrotto, il lacchè delle imprese nazionali e multinazionali.”

Bertolt Brecht
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