“Degli scrupoli di coscienza (impiccianti e ingiustificati)" "Paasioni, relazioni, fiamme, amorazzi rapidi o prolungati, romantici o lascivi, non sono altro, tutti quanti, che avventure passeggere, il che non impedisce che ciascuno di loro sia, a un dato momento, l'amore esclusivo, unico, definitivo e immortale”
“Ora so che l'amore è l'unica cosa che valga davvero la pena di avere. Tutto il resto, talento, lavoro, arte, religione, conoscenza e tutti gli altri terreni affanni altro non sono che rimedi con i quali coloro che non amano, coloro che non sono amati, tentano di attenuare le loro pene, di anestetizzarsi.”
“Ad aver dato fastidio alle organizzazioni criminali è il mio lettore, non sono io. Il mio lettore è ciò che loro non vogliono, il fatto che in questo momento ne stiamo parlando, che ne hanno parlato tutti i giornali, che continuano ad uscire libri, che continuano a nascere documentari, è tutto questo che loro non vogliono, è l'attenzione su di loro, sui loro nomi, soprattutto sui loro affari.”
“Le cose che si sono viste una volta non possono morire, semplicemente non possono. Da qualche parte, nelle celle gocciolanti di cera di un alveare o nelle trentamile lenticole che ornano la testa di una falena, tutti i colori e le cose viste in un dato anno dovevano potersi ritrovare”
“E poi di nuovo, come oggi, può divenirmi problematico il fatto che abbia veramente visto, udito, odorato qualcosa o se invece tutto ciò che credo di percepire altro non sia se non l'immagine della mia vita interiore proiettata fuori di me.”
“Non ti fidare mai di chi dice di servire Dio. Ti parleranno con serenità e buone parole, così colte che non riuscirai a capire. Cercheranno di convincerti con argomentazioni che solo loro sanno imbastire per catturare la tua ragione e la tua coscienza. Ti si presenteranno come uomini buoni e affermeranno di volerci salvare dal male e dalla tentazione, ma in realtà la loro opinione sul nostro conto è scritta e tutti loro, come i soldati di Cristo che sono, seguono fedelmente quanto trovano nei libri. Le loro parole sono scuse e le loro ragioni identiche a quelle che tu potresti dare a un moccioso.”