“‎Il suono del vento mi attraversa le orecchie come il ruggito dell'universo. Forse è come il rumore che si fa quando si passa dentro al tempo, quando lo si attraversa con tutto il corpo: le braccia e le gambe che attraversano il tempo, il petto che attraversa il tempo e il viso che si porta dentro tutta l'eternità.”

José Luis Peixoto

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“Ma, quando andavo ad allenarmi, passavo per le strade correndo e nessuno poteva immaginare il mondo di parole che portavo con me. Correre è stare assolutamente soli. Lo so da sempre: nella solitudine mi è impossibile sfuggire a me stesso. Subito dopo i primi passi intorno a me si innalzano mura nere. inoffensivo, il mondo si allontana. Mentre corro, rimango fermo dentro di me, e aspetto. Sono finalmente alla mia mercé. All'inizio, avevo tredici anni e correvo perché avevo trovato il silenzio di una pace che ritenevo non appartenermi. Non sapevo ancora che era soltanto il riflesso della mia stessa pace. poi, quando la vita si complicò, era troppo tardi per riuscire a fermarsi. Correre faceva parte di me come il mio nome. Fu allora che imparai a correre contro le parole dentro di me, nello stesso modo in cui imparai a correre contro il vento.”


“Preferisco raccontare il seguito al presente, il che renderà l'avventura più anodina, le toglierà quell'aura di sacro che conferiscono i tempi passati, dall'imperfetto al passato remoto: il presente è il tempo senza sorprese, un tempo ingenuo, il tempo in cui si vivono le cose come arrivano, ancora nuove e vive, è il tempo dell'infanzia, quello che mi si addiceva.”


“Non si puo' mai sapere in anticipo di cosa siano capaci le persone, bisogna aspettare, dar tempo al tempo, e' il tempo che comanda, il tempo e' il compagno che sta giocando di fronte a noi, e ha in mano tutte le carte del mazzo, a noi ci tocca inventarci le briscole con la vita, la nostra”


“Come stiamo correndo per le strade di Stoccolma, così corriamo dentro noi stessi. Arrivati alla meta, la distanza e il peso di questa maratona interiore saranno importanti come i chilometri di queste strade e come il calore di questo sole. mentre alzo il piede per fare un passo, l'altro piede si appoggia a terra. Se il mondo si fermasse nel momento in cui, andando avanti, ho un piede sollevato e l'altro poggiato a terra, quel piede solido che mi sostiene potrebbe mettere radici. E quelle radici potrebbero penetrare negli interstizi del terreno tra una pietra e l'altra. Ma io non lascio che il mondo si fermi. Dopo un passo, un altro, e un altro ancora.”


“E lascio che il tempo che scorre mi raccolga nelle sue invisibili braccia per portarmi là dove il dolore si acquieta. l'amore impallidisce, il caos si fa ordine, le parole non significano più nulla e tornano a essere solo invisibili vibrazioni.”


“Il tempo è come una serratura, pensò mentre contemplava le stelle. Sì, credo proprio di sì. Ogni tanto noi ci chiniamo e sbirciamo attraverso il buco. E quando lo facciamo, il vento che sentiamo sulle guance, il vento che soffia attraverso la toppa, è il respiro di tutto l'universo vivente.”