“Non so cosa dirle: so soltanto che non glielo dico. E so che neanche lei dice quello che vuole dire, ed è strano perché nessuno dice niente, eppure è come se ci parlassimo lo stesso.”
“E lei dice che non è una bambina e non è neanche più atomica.”
“Quello che voglio dire è che una condizione del genere dopo un po' diventa cronica. La ferita è riassorbita nella quotidianità e non ci si ricorda più dov'è. Ma rimane. Non è una cosa che si può tirare fuori e mostrare. Se si può, vuol dire che è una ferita da poco.”
“Quello che mi piace del cielo, e a pensarci bene anche del mare, è l'estensione. È stata Beatrice che mi ci ha fatto riflettere con quella storia del pennarelli blu che non funzionano. [...] Cate dice che è perché Beatrice è disordinata e non rimette mai il cappuccio. Ma questa è la seconda ragione. La prima è che serve molto blu per colorare i cieli.”
“Vorrei penetrare il suo segreto, vorrei che lei venisse da me e mi dicesse: "Io ti amo", e se non è così, se questa follia non è pensabile, allora... allora che cosa desiderare? Forse so io stesso quel che desidero? Sono anch'io come sperduto: vorrei soltanto starle accanto, essere nella sua aura, nella sua luce, eternamente, per tutta la vita. Altro non so! Potrei forse allontanarmi da lei?”
“Non ho mai attaccato bottone con lei per paura di diventare uno di quelli che, appena una sorride, subito pensano che ci stia. Poi finisce che una donna non sorride più a nessuno. Non è vero che se la tirano: spesso non sorridono perché se lo fanno gli uomini pensano subito che ci devono provare.”