“Forse, quando commemoriamo la guerra, dovremmo toglierci i vestiti e dipingerci di blu e camminare per tutto il giorno a quattro zampe grufolando come maiali. questo sarebbe indubbiamente più appropriato di qualsiasi nobile discorso e sventolio di bandiere e present'arm coi fucili ben oliati.”
“Forse è tutto ciò che sono realmente: un leccatore di figa, una bocca schiava del buco femminile. Lecca! E così sia! Forse la soluzione più saggia per me è vivere a quattro zampe! Strisciare attraverso la vita ingozzandomi di passera, lasciando che a raddrizzare i torti e a fare i padri di famiglia siano le creature erette!”
“Cammina nel gelo di marzo e non sente nemmeno la pioggia che all’inizio lo faceva impazzire, gridare, morire, e il grigio del cielo e la mancanza di stelle; gli piacciono i ristoranti di questa strada e le bandiere dell’Arsenal davanti a i pub di quartiere sempre uguali a se stessi; gli piace l’odore di cento cucine di cento paesi di quest’incrocio di caffè e ristoranti e la festa di lingue della sua scuola; gli piace salutare con un gesto della testa i controllori nei loro vecchi maglioni slabbrati, ha imparato a capire l’inglese di immigrati recenti e le maledizioni mute contro i britannici e i loro soldi sfottuti; cammina per Upper Street e sa che questo posto è tutto, è il mondo intero, divertimento e sudore, sfruttati e milionari, come migliaia d’altre strade di questa città, di tutto il Regno.”
“Ho vissuto molto, e ora credo di aver trovato cosa occorra per essere felici: una vita tranquilla, appartata, in campagna. Con la possibilità di essere utile con le persone che si lasciano aiutare, e che non sono abituate a ricevere. E un lavoro che si spera possa essere di una qualche utilità; e poi riposo, natura, libri, musica, amore per il prossimo. Questa è la mia idea di felicità. E poi, al di sopra di tutto, tu per compagna, e dei figli forse. Cosa può desiderare di più il cuore di un uomo?”
“No, ogni uomo nobile e saggio ama la sua donna e ne ha cura come io con tutto il cuore amavo la mia, e non importava se era una schiava di guerra.(Achille, da "Omero, Iliade")”
“Il procedimento ordinario di questo secolo decimonono é che quando un uomo potente e nobile incontra un uomo di cuore lo uccide,lo imprigiona,lo esilia e l'umilia siffattamente che l'altro commette la sciocchezza di morirne di dolore.”