“Non abbiamo bisogno di questa interminabile "guerra al terrore" capitanata dagli Stati Uniti. Noi non siamo terroristi: siamo le vittime del terrorismo. Oggi il suolo del nostro paese è cosparso di mine antiuomo, di proiettili e di bombe; quello di cui abbiamo bisogno è di ospedali, infermiere e scuole.”
“So che, rifiutando a mia volta di accettare un compromesso con i fondamentalisti e con i signori della guerra, o di annacquare le mie denunce nei loro confronti, protrò finire con l'essere annoverata anch'io nel lungo elenco degli afghani che sono morti per la libertà del loro paese. Ma non si può venire a patti con la verità. E non ho paure di una morte prematura, se la mia morte favorirà la cause della giustizia.”
“per troppo tempo l'Afghanistan è stato usato come terreno di scontro nel "Grande Gioco" delle superpotenze. (...) hanno dato denaro e potere ai fondementalisti e signori della guerra, che hanno trascinato il nostro popolo in una situazione drammatica.”
“Si tratta di valori[i diritti umani]che non possono essere imposti da truppe straniere. Nessuna nazione può donare la libertà a un'altra. la libertà è un bene che deve essere conquistato dal popolo, un seme che crese e dà frutti solo quando viene piantato nel terreno e innaffiato dalle lacrime e dal sangue.”
“Non è perché ci appaiono inaccessibili che non abbiamo il coraggio di affrontare le cose: è perché non abbiamo il coraggio di affrontarle, che le cose ci appaiono inaccessibilil”
“«Non ho bisogno di nessuno. Non l'ho mai avuto.»«Tutti abbiamo bisogno di qualcuno che ci ami».”
“(…) Il potere non è più infatti clerico-fascista, non è più repressivo. Non possiamo più usare contro di esso gli argomenti – a cui eravamo tanto abituati e quasi affezionati – che tanto abbiamo adoperato contro il potere clerico-fascista, contro il potere repressivo. Il nuovo potere consumistico e permissivo si è valso proprio delle nostre conquiste mentali di laici, di illuministi, di razionalisti, per costruire la propria impalcatura di falso laicismo, di falso illuminismo, di falsa razionalità. (…) Ha portato al limite massimo la sua unica possibile sacralità: la sacralità del consumo come rito, e, naturalmente, della merce come feticcio.”