“Ecco, amore mio. Quell’uomo elegante con i gomiti appoggiati al bancone del caff des Tourneurs, che ti sorride, è mio padre. Sotto la terra di Francia riposano i tuoi compagni. Ogni volta che sento qualcuno esprimere le proprie idee in un mondo libero, penso a loro. Allora mi ricordo che la parola «straniero» è una delle più belle promesse del mondo, una promessa a colori, bella come la Libertà”
“«Vedrai» continua Samuel in preda al delirio, « un giorno avrai uno,due figli, o anche di più, non ho tempo per contarli adesso. Ma dovrai chiedergli un favore da parte mia, dovrai dirgli che si tratta di una cosa molto importante. Una promessa che loro padre ha fatto tanto tempo fa, in un passato che non esiste più. Perché un giorno questo passato di guerra non esisterà più. vedrai Jeannot.Dirai ai tuoi figli di raccontare la nostra storia, nel loro mondo libero. Gli parlerai della nostra lotta. Gli insegnerai che su questa terra niente conta più di quella puttana della libertà, sempre pronta a vendersi al miglior offerente. Perchè quella cagna ama l’amore degli uomini e fuggirà sempre da quelli che vogliono incatenarla, e regalerà la vittoria a chi la rispetta senza pretendere di farla sua.»”
“Non sto cercando di demoralizzarvi, cercate di capire. Voglio dire che penso veramente che l'amore sia la cosa più bella del mondo, dopo le pasticche per la tosse. Ma devo anche dire, per l'ennesima volta, che la vita non è giusta. È solo più decente della morte, tutto qui.”
“Mi hai dato ciò che non immaginavo, un tempo dove ogni secondo di te conterà nella mia vita più di ogni altro secondo. Io ero di tutti i villaggi, tu hai inventato un mondo. Te ne ricorderai, un giorno? Ti ho amato come non credevo che fosse possibile. Sei entrato nella mia vita come si entra nell’estate. Non provo né rabbia né rammarico. I momenti che mi hai dato hanno un nome: l’incanto. Lo hanno ancora, sono fatti della tua eternità. Anche senza di te non sarò mai più sola, perché tu esisti da qualche parte.”
“A guardar bene le cose del mondo, si scopre che la più grande sventura che possa colpire una donna è l'impotenza del suo uomo”
“Vito c'ha pensato qualche volta al gigante che organizza il mondo. Si è chiesto se è fatto di persone, tante persone una sull'altra. E se lui sarà una di quelle persone minuscole ma decisive. È quello che un ragazzo dovrebbe sperare, partecipare all'organizzazione del mondo. Lui è sempre stato uno studente in fuga, e non solo dalla scuola. Da ogni forma di apprendimento. Abbassa la testa. Si vergogna di queste ambizioni improvvise. Non farà niente di buono, di rimarchevole. È più facile che accada così, che la sua vita passi inosservata.”
“Sai dire quanto amore hai dentro? Un chilo? Un litro?Non lo sai eh?E allora lascia perdere la matematica.Inventa quello che non c'è.Perché quello che c'è è di tutti.Ma se riesci a trovare quello che non c'è, beh, allora hai qualcosa di solo tuo.E se qualcuno altro vede quello che vedi tu, beh, allora hai trovato qualcuno che ti vive.Non lasciarlo fuggire. Fermalo! Vivilo! Scrivilo!Le storie sono come le persone.Non sono fatte per stare sole.Da qualche parte nel mondo c'è qualcuno che vive una storia che si specchia con la tua.Guardati intorno!Quel qualcuno non è lontano da te.È l'altra metà del libro.Non perdere tempo a scrivere altre pagine...Cercalo!Il resto lo scriverete insieme.Perché non c'è niente di più riuscito di due storie che s'intrecciano.”