“A volte la verità è troppo grande per confinarla in un libro o in un sito internet, così grande che viene la tentazione di lasciarle varcare i limiti della storia, libera di diventare una favola.”
“Hanno combattuto per la nostra libertà. Noi siamo ancora liberi, dunque loro sono ancora vivi.”
“Perfetto è un mondo in cui la verità vince sul sangue. Perfetto è un mondo in cui le regole esistono per il bene della popolazione, non per quello di chi governa. Perfetto è lottare per un mondomigliore invece che distruggere quello esistente. Perfetta è una società libera per tutti, non solo per quelli che più ti fanno comodo.”
“Smettila di tormentarti tanto. Ogni cosa segue comunque il suo corso, e per quanto uno possa fare del suo meglio, a volte è impossibile evitare che qualcuno rimanga ferito. È la vita. Faccio un po' il grillo parlante ma è ora che tu cominci a imparare certi meccanismi della vita. A volte tu ti sforzi troppo di adattare la vita ai tuoi meccanismi. Se non vuoi finire anche tu in una clinica psichiatrica cerca di essere un po' più aperto e di abbandonarti di più alla vita così come viene. Anche una donna debole e imperfetta come me ogni tanto arriva a rendersi conto di quanto meravigliosa sia la vita.”
“Ma come stabilire il momento esatto in cui comincia una storia? Tutto è sempre cominciato già da prima, la prima riga della prima pagina d'ogni romanzo rimanda a qualcosa che è già successo fuori dal libro. Oppure la vera storia è quella che comincia dieci o cento pagine più avanti e tutto ciò che precede è solo un prologo. Le vite degli individui della specie umana formano un intreccio continuo, in cui ogni tentativo di separare un pezzo di vissuto che abbia un senso separatamente dal resto - per esempio, l'incontro di due persone che diventerà decisivo per entrambi - deve tener conto che ciascuno dei due porta con sé un tessuto di ambienti fatti altre persone, e che dall'incontro deriveranno a loro volta altre storie che si separeranno dalla loro storia comune.”
“La scena sembra succedere all'infinito. Basta chiudere gli occhi e succede di nuovo. Una brezza fresca spinge masse d'ossigeno verso i confini della città addormentata, la pianura respira assorta. Nel piccolo parco sulla strada dell'ippodromo, i rami dei salutu frusciano come indignati.Lui ha diciotto anni. Ha i riccioli scuri. Cammina verso casa al termine di una notte con gli amici. Nella luce appena argentata dell'aurora, si accorge del bagliore blu dei lampeggianti. Quattro persone in divisa gli stanno venendo incontro. La scena sembra succedere all'infinito. Non c'è modo di fermarla o cambiarla. Vorremmo proteggerlo, dirgli di scappare. Sta per essere manganellato e ammanettato e sbattuto a terra fino a quando la sua faccia si farà livida per l'asfissia. La sua vita sta per finire, ormai lo sappiamo, proprio adesso, in mezzo a questa strada. Ma la sua storia più finire in questo mattino?”
“L'uomo non è che un essere mortale, esiste un limite che il coraggio umano non può varcare. Per un attimo il signor Pickwick scrutò attraverso gli occhiali quell'avanzata di massa, poi si girò e non diremo che se la desse a gambe, in primo luogo perché si tratta di un'espressione volgare e in secondo luogo perché la figura del signor Pickwick non era adatta a un tal genere di movimento, ma diciamo che semplicemente trotterellò via con la massima velocità che le gambe gli consentivano, anzi la sua fu una velocità così elevata da non consentirgli di afferrare in pieno, se non troppo tardi, la notevole delicatezza della situazione in cui si trovava.”