“Dove saremmo Tod e io senza il gabinetto? Dove saremmo senza tutta la spazzatura?”

Martin Amis

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“Senza mai guardare dove sta andando, la gente si muove attraverso qualcosa di predisposto, armata di bugie. Non vede l'ora di raggiungere luoghi dai quali è appena tornata, o si rammarica di aver fatto cose che non ha ancora fatto. Signori delle bugie e della spazzatura - di ogni sorta di merda e di spazzatura.[...]Lo prendiamo ancora in culo ogni mattina come tutti gli altri - ma in questi giorni la cosa finisce in un baleno.”


“Tod ama le folle. Nelle folle puoi essere un capo senza che nessuno se ne accorga.[...]Con estasi e con sollievo si annulla nell'unità più grande, nella massa incandescente”


“La città - è la città che dovrà guarirli, con lame di coltello e automobili, manganelli, colpi d'arma da fuoco. I cavi allentati e le pericolose costruzioni in muratura della città telecinetica.”


“Dove sono le notti passate con così tante stelle e così tanta luna accese contemporaneamente in un cielo senza luna e senza stelle? Dimmi dove e quando ho iniziato a perderti dove e quando hai iniziato a perdermi dove e quando se non in questo letto di spine in una casa che non so e che non oso ascoltare mentre respira col mio respiro dove e quando potro dormire di nuovo senza incontrarti ancora e ancora e ancora. Dove e quando potrò smettere di ucciderti per ricominciare a vivere?”


“Era novembre. Gli umani si erano fatto crescere cappotti invernali e gli alti edifici tremavano nella stretta soffocante degli equilibri tra le diverse tensioni.”


“Evidentemente è questa la caratteristica della città contemporanea. Puoi aver voglia di lavorarci. Ma nessuno si aspetta seriamente che tu ci viva.”