“Tod ama le folle. Nelle folle puoi essere un capo senza che nessuno se ne accorga.[...]Con estasi e con sollievo si annulla nell'unità più grande, nella massa incandescente”
“Evidentemente è questa la caratteristica della città contemporanea. Puoi aver voglia di lavorarci. Ma nessuno si aspetta seriamente che tu ci viva.”
“Dove saremmo Tod e io senza il gabinetto? Dove saremmo senza tutta la spazzatura?”
“La città - è la città che dovrà guarirli, con lame di coltello e automobili, manganelli, colpi d'arma da fuoco. I cavi allentati e le pericolose costruzioni in muratura della città telecinetica.”
“Era novembre. Gli umani si erano fatto crescere cappotti invernali e gli alti edifici tremavano nella stretta soffocante degli equilibri tra le diverse tensioni.”
“Non è per cambiare che si ricomincia da capo. Si ricomincia da capo per cambiare tavolo. Si ha sempre questa idea di essere capitati nella partita sbagliata, e che con le nostre carte chissà cosa saremmo riusciti a fare se solo ci sedevamo a un altro tavolo da gioco.”
“Senza mai guardare dove sta andando, la gente si muove attraverso qualcosa di predisposto, armata di bugie. Non vede l'ora di raggiungere luoghi dai quali è appena tornata, o si rammarica di aver fatto cose che non ha ancora fatto. Signori delle bugie e della spazzatura - di ogni sorta di merda e di spazzatura.[...]Lo prendiamo ancora in culo ogni mattina come tutti gli altri - ma in questi giorni la cosa finisce in un baleno.”