“Non c’è niente da fare, l’uomo è un cane che si mangia la coda. Gira in cerchio fino a consumarsi.”
“La certezza che il peggio è passato e la situazione è salda in mano fa perdere il controllo, si comincia di nuovo a osare. A quel punto l’uomo mette in atto il furbesco egoismo. Non fa tesoro dell’esperienza, torna quello che è sempre stato: un coglione.”
“L’uomo è un incauto infelice e insoddisfatto coglione. Un coglione che non s’accorge di esserlo. Quando sta bene fa di tutto per rendersi la vita amara.”
“Gli uomini sognano e costruiscono ville, castelli. Non hanno capito niente. La casa perfetta è quella dove, stando seduti e allungando le mani, si può raggiungere tutto ciò che serve.”
“Finché l’uomo non sparirà dal pianeta, farà di tutto, e ce la metterà tutta per farsi male e per star male. Poi si estinguerà. Ma sarà colpa sua. L’uomo sarà l’unico essere vivente ad autoestinguersi per imbecillità. Amen.”
“Le cose non è necessario farle. Nemmeno saperle fare. Ma saperle apprezzare sì.”
“Di colpo tutto ciò che era creduto essenziale si rivela inutile. E questa nuova e fatale consapevolezza, unita all’incapacità di fare qualcosa con le mani, dissemina il terrore tra la gente.”