“Io sono un alpino e lo sarò sempre, anche se non uscirò mai più con i miei ragazzi di pattuglia e non andrò in avamposto sperduto affacciato sul nulla. Gli alpini stanno in trincea e sotto il fuoco. Gli alpini costruiscono strade e scavano le macerie e raccolgono persino la spazzatura. Non servono i politici, ma l'Italia. Non hanno segreti e agiscono alla luce del sole. Portano il loro passato sull'uniforme e non sono solo nastrini o distintivi: è la storia di ognuno e chiunque può leggerla. Portano il nome cucito sulla divisa, sulla sinistra, dalla parte del cuore.”

Melania G. Mazzucco

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“Forse la pazzia non è l'ebetudine, non è il monologare franto e farneticante dei disperati che si aggirano sui marciapiedi delle stazioni, è la diversità che separa dagli altri, dalle altre, è la speranza, il sogno, quasi la pretesa di avere un destino.Di non essere un ombra senza storia, un fantasma che scivola sul mondo senza lasciare un impronta, e di voler fare qualcosa di importante nella vita.”


“I libri sono gli amici più veri,... Ti accompagnano nei giorni felici e in quelli tristi, non ti lasciano mai solo. Tu li abbandoni ma loro sanno perdonarti”


“La gente parla solo per dar fiato alla lingua, e lei non ha più voglia di perdere tempo con le sciocchezze. Si è sottoposta a una terapia di disintossicazione dalle cose superflue. Mese dopo mese le cose importanti si sono rivelate sempre meno. Alla fine sono rimaste solo la salute, la libertà, la vita.”


“I solidi sublimano e diventano gas. L'acqua evapora. le pietre si sbriciolano e anche il granito alla fine diventa sabbia...... Ma il dolore no. E' indistruttibile, come l'oro, e il diamante.Il dolore resiste al tempo e a tutto, e semmai aumenta e si rinnova”


“— Dama, — disse una donna anziana, — credo che sia malato il suo cuore, perché spesso avviene che il cuore soffra d'una malattia per la quale nessuna medicina dei mortali può nulla [...]. E c'è un'altra malattia del cuore: quando è afflitto da una qualche onta arrecata al corpo; se ne guarisce allora vendicandosi del misfatto, vendicando onta per onta. Il cuore è la parte più schietta e più pura dell'uomo, e prende su di sé tutte le onte e tutti i mali, perché il corpo altro non è che la dimora del cuore. Ma ora vi dirò la terza malattia dalla quale un cuore puro viene tormentato: è il male dell'amore che non può essere ricambiato. Amore entra passando dagli occhi e dalle orecchie, e se il cuore viene trafitto attraverso uno di questi varchi, gli tocca soffrire eternamente: poiché, quand'anche ottenga ciò che ha tanto anelato, teme comunque di perderlo. Queste sono le malattie del cuore: si guarisce dalla prima e dalla seconda come ho detto; ma la terza è la più pericolosa perché accade che il cuore non voglia guarire [...].”


“Nella vita di tutti i giorni nessuno ti chiede di raccontare la storia che ti morde il cuore e te lo mastica, e se qualcuno te lo chiede, nella vita di tutti i giorni nessuno riesce a raccontare quella storia, perché non trovi mai le parole adatte, le sfumature giuste, il coraggio di essere nudo, fragile, autentico. Quella storia deve piombare da fuori, come quando accade che i libri ci scelgano e gli autori diventino amici a cui vorremmo telefonare alla fine della lettura per chiedere come fanno loro a conoscerci o dove hanno sentito la nostra storia. Quella storia è uno specchio che ti sorprende a esclamare: questa è la mia, questo sono io, ma non avevo le parole per dirlo. E forse scopri di non essere solo, definitivamente solo.”