“Forse attorno al mio cuore c'è una specie di guscio duro e sono veramente poche le cose che possono romperlo e entrarci dentro. Forse non sono capace di amare.”
“Le cose che si sono viste una volta non possono morire, semplicemente non possono. Da qualche parte, nelle celle gocciolanti di cera di un alveare o nelle trentamile lenticole che ornano la testa di una falena, tutti i colori e le cose viste in un dato anno dovevano potersi ritrovare”
“Fanno delle cose, le donne, alle volte, che c'è da rimanerci secchi. Potresti passare una vita a provarci: ma non saresti capace di avere quella leggerezza che hanno loro, alle volte. Sono leggere dentro. Dentro.”
“Sono una nube congelata attorno a un oggetto centrale, in forma di pera, duro e reale più di me stessa e che riluce di rosso entro il suo diafano involucro. Dentro c'è uno spazio, vasto quanto il cielo di notte e altrettanto buio e ricurvo, sebbene rosso-nero più che nero. Puntini di luce si espandono, scintillano, scoppiano e avvizziscono all'interno, innumeri come stelle. Ogni mese c'è una luna gigantesca, rotonda, pesante, un presagio. Transita, sosta, prosegue, scompare alla vista, e vedo lo scoramento di venirmi incontro come una carestia. Sentirsi così vuota, daccapo, daccapo. Ascolto il mio cuore, onda su onda, onde salate e rosse, che segnano il tempo.”
“Ci sono cose che si perdono e non tornano indietro; non si possono riavere mai più, se non nella carta carbone della memoria. Ci sono cose a cui sembra impossibile rassegnarsi ma a cui rassegnarsi è inevitabile. Lo scorrere dei giorni leviga il dolore ma non lo consuma: quello che il tempo si porta via è andato, e poi si resta con un qualcosa di freddo e duro, un souvenir che non si perde mai. Un piccolo bassotto di porcellana delle White Mountains. Una marionetta del teatro delle ombre di Bali. E guarda: un calzascarpe d'avorio di un hotel a quattro stelle di Zurigo. E qua, come un sasso che porto ovunque, c'è un pezzetto di cuore altrui che ho conservato da un vecchio viaggio.”
“Capisce ora come stanno le cose, non è vero?Dopo una giovinezza e una maturità trascorse in parte in mezzo a inesprimibili sofferenze, e in parte nella più desolata solitudine, io ho trovato colei che posso veramente amare...io ho trovato lei.Lei è la mia simpatia, la miglior parte di me stesso, il mio angelo custode, e io le sono unito da un legame fortissimo. La credo buona, intelligente, attraente; il mio cuore ha concepito una passione grave e fervida e mi spinge verso di lei, l'attira al centro e alla sorgente della mia esistenza, fa gravitare la mia vita attorno a lei, e ardendo d'una fiamma pura e possente, fonde lei e me in un essere solo.”