“Forse noi viviamo troppo protesi verso un apice, dico noi che assorbiamo emozioni da mattina a sera, e di conseguenza non riusciamo a sentirci semplicemente contenti: noi dobbiamo essere o disperati o al settimo cielo e questi stati d'animo sono difficili da raggiungere in una relazione stabile e solida.”
“...e noi stiamo bene a sentirci italiani e ne siamo anche fieri e orgogliosi che capiamo che questi legami qui sono nati tra la gente che lavora mica trattati a tavolino tra diplomatici o ministri del cazzo, che di loro ci vergognamo sì,altrochè.”
“Soltanto dopo ho cominciato a pensare al tempo, a come continua a muoversi ed esaurirsi e scorrere in eterno, secondi che diventano minuti che diventano giorni che diventano anni, e tutti portano alla stessa meta, una corrente che scorre sempre in una sola direzione. E noi tutti la seguiamo nuotando il più veloce possibile, aiutandola a fluire. Quel che voglio dire è: forse voi potete permettervi di aspettare. Forse per voi un domani c’è. Forse avete mille domani, o tremila, o dieci, tanto tempo da poterci sguazzare, rotolare, dilapidarlo come monete. Tanto tempo da poterlo sprecare.Ma per qualcuno di noi c’è soltanto l’oggi. E la verità è che non si può mai sapere con certezza.”
“Vi sono istanti che contengono secoli di separazione. E tuttavia la separazione non è che un dissolversi della mente. Forse noi non ci siamo mai separati.”
“Ma è possibile che ogni volta che parlo di un sogno o di un'ambizione ci deve essere sempre qualcuno che ti guarda e sembra che dica: "diventa grande". E per gli altri diventare grandi vuol dire non credere più di essere una ballerina, un poeta, un musicista, un sognatore, un fiore. Non li sopporto.Una mattina sono uscito di casa, il cielo era azzurro e limpido, ho continuato a guardarlo mentre camminavo, stavo bene, respiravo a pieni polmoni, al terzo passo ho pestato una merda. Cosa devo fare? Rinunciare al cielo per paura delle merde? No, io no Porcaputtana!”
“Ma perché a noi tocca sempre soffrire? Alla gente come noi, alla gente comune, ai piccoli borghesi? Quando arriva una guerra, o il franco è in ribasso, o ci sono disoccupazione, crisi e rivoluzioni, gli altri se la cavano sempre. E siamo noi a pagare! Perché? Che cosa abbiamo fatto? Paghiamo per gli errori di tutti. Certo, di noi nessuno ha paura!”