“In effetti è un errore pensare che i bambini giochino. I bambini non giocano. Se i bambini giocano alla regina di Svezia, sono la regina di Svezia, e questo ragazzo non giocava a Tony Rominger, lui era Tony Rominger.”
“Tutti pensano che i bambini non sanno niente. Viene da chiedersi se i grandi sono stati mai bambini.”
“Niente è facile. Non lo è mai. Se così non fosse sarebbe tutto più semplice: niente dolore, niente delusione, niente solitudine. No, nulla di tutto questo è possibile, perché niente di ciò che realmente conta può essere facile. La gioia nasce dal sacrificio, dalle ginocchia sbucciate, dai cuori infranti. Perché ciò che ci è stato inculcato da bambini non può essere vero: non ci sono favole, non ci sono eroi o grandi imprese, c'è la determinazione di persone semplici che non si arrendono mai!”
“Il guaio è che io non ho una mente tanto sofisticata. Se mi devo definire, sono una stupida ragazza all'antica. Non mi importa proprio niente di «sistemi» e «responsabilità». A me basterebbe sposarmi, dormire ogni notte tra le braccia dell'uomo che amo, avere dei bambini. Fine. Questo è tutto quello che desidero.”
“Confessare, anche a se stessi, i propri desideri - quelli veri - è pericoloso. Se sono realizzabili, e spesso lo sono, dichiararli ti mette di fronte alla paura di provarci. E dunque alla tua vigliaccheria. Allora preferisci non pensarci, o pensare che hai desideri impossibili, e che è da adulti non pensare alle cose impossibili.”
“Al ritorno, casualmente, si trattennero per qualche istante lungo la strada dove abramo aveva parlato con il signore, e lì caino disse, Ho un pensiero che non mi abbandona, Che pensiero, domandò abramo, Penso che a sodoma e nelle altre città che sono state incendiate c'erano degli innocenti, Se ci fossero stati, il signore avrebbe rispettato la promessa che mi ha fatto di risparmiargli la vita, I bambini, disse caino, quei bambini erano innocenti, Mio dio, mormorò abramo, e la sua voce fu come un gemito, Sì, sarà pure il tuo dio, ma non è stato il loro.”