“Scrivendo mi innamoro delle parole e mi convinco di tutto.”
“Venuta la sera, mi ritorno a casa ed entro nel mio scrittoio; e in sull'uscio mi spoglio quella veste cotidiana, piena di fango e di loto, e mi metto panni reali e curiali; e rivestito condecentemente, entro nelle antique corti delli antiqui huomini, dove, da loro ricevuto amorevolmente, mi pasco di quel cibo che solum è mio e ch'io nacqui per lui; dove io non mi vergogno parlare con loro e domandarli della ragione delle loro azioni; e quelli per loro humanità mi rispondono; e non sento per quattro hore di tempo alcuna noia, sdimentico ogni affanno, non temo la povertà, non mi sbigottisce la morte: tutto mi transferisco in loro.”
“Se tutto il resto perisse e lui restasse, io continuerei a essere; e, se tutto il resto persistesse e lui venisse annientato, l'universo mi diverrebbe estraneo; non mi sembrerebbe di esserne parte.”
“Mi appoggiò le mani sulle spalle e stando di fronte a me mi guardò diritto negli occhi. Un liquido nero e denso nel fondo delle sue pupille formava strani diagrammi a spirale. Per un lungo istante quei suoi bellissimi occhi mi scrutarono dentro.”
“Vorrei poter fermare il tempo e vivere così per sempre"Di solito questi riferimenti al suo imperituro amore nei miei confronti mi fanno sentire in colpa e a disagio. Ma mi sento così tranquilla e rilassata e al di là di qualsiasi preoccupazione per un futuro che comunque non avrò che mi lascio sfuggire due semplici parole: "Va bene"Sento il sorriso nella sua voce. "Allora sei d'accordo?""Sono d'accordo" dico io.”
“Alla fine sono passati due anni, ma ancora la cerco e ci penso. Cosa mi manca di lei? Mi manca soprattutto il futuro. Nel senso che mi mancano tutte le cose che ancora non so e che vorrei scoprire con lei. Mi manca tutto ciò che avremmo potuto vivere insieme.”