“Ian mi spostò una ciocca di capelli dalla fronte.«Ma per bella che sia, non la conosco. Non è di lei che... mi importa.»La cosa mi fece sentire meglio. E ancora più confusa.«Ian, tu... nessuno qui ci separa come dovrebbe. Né tu, né Jamie, né Jeb.» La verità emerse all'improvviso, con più vigore di quanto desiderassi. «Tu non puoi affezionarti a me. Se potessi stringere tra le mani me, ne saresti disgustato. Mi butteresti a terra per schiacciarmi con un piede.»Corrugò la fronte pallida, aggrottando le sopracciglia nere. «Io... no, non se sapessi che sei tu.»Abbozzai una risata. «E come mi riconosceresti? Siamo tutte uguali.»Smarrì il sorriso.«È il suo corpo che conta» ribadii.«Non è affatto vero. Non è il volto, ma le sue espressioni. Non è la voce, ma il modo di parlare. Non è come ti sta quel corpo, ma le cose che ci fai. Tu sei bella.»Mentre parlava avanzò fino a inginocchiarsi ai piedi del mio letto, e riprese le mie mani tra le sue.«Non ho mai incontrato nessuna come te.» Non riuscii a prevederlo, come con Jared. Ian non mi era altrettanto fa-miliare. Melanie ne anticipò le intenzioni un istante prima che le sue labbra toccassero le mie."No!"Non fu come baciare Jared. Con lui non c'erano stati pensieri, ma soltanto desiderio. Senza controllo. Una fiammata inevitabile. Con Ian, non sapevo come sentirmi. Tutto era sfuocato e confuso.Le sue labbra erano morbide e calde. Le posò con delicatezza sulle mie, sfiorandole piano.«Bene o male?» sussurrò. Sorrisi. «Cos'hai combinato?»«Niente. Mi ha letteralmente incastrato.» La sua espressione innocente era un po' esagerata, perciò cambiò rapidamente argomento. «Indovina un po'? Jared ha passato il pranzo a ripetere che secondo lui non è giusto che tu abbandoni la stanza a cui eri abituata. E che non è il modo di trattare gli ospiti. Dice che tu dovresti tornare in camera con me! Non è grandioso? Gli ho chiesto se potevo dirtelo subito, e ha risposto che era una buona i-dea. Mi ha detto che ti avrei trovata qui.»«Ci avrei scommesso» mormorò Ian.«Che ne pensi, Wanda? Saremo di nuovo compagni di stanza!»«Ma, Jamie, dove andrà Jared?»«Aspetta, lasciami indovinare» lo anticipò Ian. «Non avrà detto anche che la vostra camera è abbastanza grande per tre?»«Sì. Come fai a saperlo?»«Ho tirato a indovinare.»«Buone notizie, no, Wanda? Sarà come prima che venissimo qui?»La sua frase fu come una pugnalata, un dolore troppo netto e preciso per confrontarlo con un pugno.Jamie scrutò allarmato la mia espressione afflitta. «Ops. Scusa, mi riferivo a tutte e due. Sarà bello. In quattro, no?»Cercai di ridere malgrado la sofferenza. Ian mi strinse la mano.«Tutti e quattro» mormorai. «Bene.»”