“(i pittori) hanno sempre qualcosa al tempo stesso di artigianale e creativo, mentre lo scrittore che non sia geniale è spesso un piccolo borghese. Insomma, il pittore è sempre artista, lo scrittore solo qualche volta.”
“Mi succede di struggermi un po' tutte le volte che si spezza il tempo alla fine dell'estate: c'è un giorno preciso in cui si capisce che quella stagione è andata e subdolamente ne parte un'altra. Potrà tornare il bel tempo ancora per molti giorni, ma non sarà più lo stesso. Tutti ancora a fare il bagno, a rosolarsi in spiaggia, ma qualcosa è cambiato per sempre, è finito un momento che non tornerà, perché la prossima sarà sicuramente un'altra estate e mi viene da piangere senza un motivo reale ma solo per l'idea dei cambiamenti ineluttabili, non perché è brutto ma proprio perché è bello.”
“Non che il suicidio sia sempre follia. Ma in genere non è in un eccesso di ragione che ci si ammazza.”
“La vita di uno scrittore è un vero inferno, confrontata a quella di un uomo d’affari. Lo scrittore deve forzarsi a lavorare, deve imporsi un proprio orario e, se non gli va di sedersi alla scrivania, nessuno lo rimprovera. Se è un romanziere, vive nel terrore: ogni nuovo giorno esige nuove idee, e non si è mai certi che arriveranno puntuali.Dopo due ore passate si sente completamente svuotato. Durante quelle due ore s’è trovato mille miglia lontano, in un altro luogo, in compagnia di gente totalmente diversa, e lo sforzo che deve fare per tornare indietro a nuoto, nel presente, è assai grande. E’ quasi un trauma. […] Bisogna essere pazzi per fare gli scrittori.La loro sola compensazione è un’assoluta libertà. Il loro unico padrone è la loro anima ed è per questo che hanno fatto quella scelta, ne sono certo.”
“Uno scrittore non dimentica mai la prima volta che accetta qualche moneta o un elogio in cambio di una storia. Non dimentica mai la prima volta che avverte nel sangue il dolce veleno della vanità e crede che se riuscirà a nascondere a tutti la sua mancanza di talento il sogno della letteratura potrà dargli un tetto sulla testa un piatto caldo alla fine della giornata e soprattutto quanto di più desidera: il suo nome stampato su un miserabile pezzo di carta che vivrà sicuramente più a lungo di lui. Uno scrittore è condannato a ricordare quell’istante perché a quel punto è già perduto e la sua anima ha ormai un prezzo.”
“Ogni lettore, quando legge, legge sé stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che è offerto al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in sé stesso.”