“Edward a Bella:«Cosa ti tenta di più: il mio sangue o il mio corpo?»«L'uno e l'altro». Si lasciò scappare un sorriso, poi tornò serio. «Ora, perché non smetti di sfidare la sorte e ti metti a dormire?».”

Stephenie Meyer

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“Edward & Bella:«Isabella». Pronunciò il mio nome completo con attenzione; poi, con la mano libera, giocò con i miei capelli, scompigliandoli. Quel contatto così casuale mi scatenò una tempesta dentro. «Bella, arriverei a odiare me stesso, se dovessi farti del male. Non hai idea di che tormento sia stato», abbassò gli occhi, intimorito, «il pensiero di te immobile, bianca, fredda... di non vederti più avvampare di rossore, di non poter più cogliere la scintilla nel tuo sguardo quando capisci che ti sto prendendo in giro... non sarei in grado di sopportarlo». Mi fissò con i suoi occhi meravigliosi e angosciati. «Ora sei la cosa più importante per me. La cosa più importante di tutta la mia vita»”


“non piangere, Wanda. Resterai con me.»«Otto vite» sussurrai stretta a lui, con voce spezzata. «In otto vite non ho mai trovato nessuno in grado di trattenermi su un pianeta, nessuno da seguire fra i pianeti. Non ho mai trovato un compagno. Perché proprio adesso? Perché proprio tu? Appartieni a un'altra specie. Come puoi tu essere il mio compagno?»«Che strano universo» mormorò.«Non è giusto» protestai, ripetendo le parole di Sole. Non era giusto. Com'era possibile che avessi finalmente trovato l'amore e fossi costretta ad abbandonarlo, a un passo dalla fine? Era giusto che la mia anima e il mio corpo non sapessero riconciliarsi? Era giusto che dovessi voler bene anche a Melanie?Era giusto che Ian dovesse soffrire? Meritava la felicità più di chiunque altro. Non era giusto, e nemmeno... logico. Come potevo infliggergli tanto dolore?«Ti amo» sussurrai.«Non dirlo come fosse un addio.»Invece dovevo. «Io, l'anima che chiamano Viandante, ti amo, Ian, anche se sei umano. E ciò non cambierà mai, qualsiasi cosa io diventi.» Scandii ogni parola per fargli capire che non mentivo. «Se anche fossi un Delfino, un Orso o un Fiore, non mi importerebbe. Ti amerò per sempre, per sempre ti ricorderò. Tu sarai il mio unico compagno.»Le sue braccia si irrigidirono, mi cinsero ancora più forte, e sentii la fu-ria scorrere dentro di loro. Era difficile respirare.«Tu non vai da nessuna parte, Viandante. Tu resti qui.» «Non puoi permettere che Mel resti intrappolata, è come ucciderla, Jeb.»Ian si chinò verso il cerchio di luce, la sua espressione di nuovo furiosa. «Non è la stessa fine a cui condanneresti Wanda, Jared? E tutti noi, se la porti via?»«Ma quale "tutti noi"! Tu vuoi salvare Wanda a spese di Melanie... è l'unica cosa che ti importa.»«Tu invece vuoi avere Melanie, a spese di Wanda, è l'unica cosa che importa a te! Perciò, visto che siamo pari, tocca decidere cos'è meglio per la comunità.»«No! Tocca decidere cos'è meglio per Melanie! Il corpo è suo!»”


“Edward a Bella: Ti ho amata sempre e sempre ti amerò. Ho pensato a te, ho visto il tuo volto nei ricordi, durante ogni minuto di lontananza. Dirti che non ti volevo più è stata una terribile bestemmia.»”


“Ascolta bene, Wanda. So esattamente ciò che non vuoi essere. Ma noi siamo umani, ed egoisti, e non facciamo sempre la cosa giusta! Non ti lasceremo andare. Fattene una ragione «Viandante? Ti stiamo aspettando tutti, piccola. Apri gli occhi.»Questa voce, il respiro caldo che mi sfiorava l'orecchio, era ancora più familiare. Percepii una strana sensazione quando la sentii. Una sensazione mai provata prima. Mi mozzò il respiro e mi fece tremare le dita.Volevo vedere quel viso, quella voce.Un'ondata di colore invase la mia mente - un colore che mi chiamava da una vita lontana - un blu acceso, brillante. L'universo era blu e acceso. I miei occhi trovarono il blu che cercavo. Zaffiro, neve e mezzanotte.«Ian? Ian, dove sono?» Il suono della voce che mi uscì dalle labbra mi spaventò. Acuto e stridulo. Familiare, ma non mio. «Chi sono?»«Tu sei tu» rispose Ian. «E sei di nuovo a casa.» «Ti ho tenuta in mano, Viandante. Ed eri bellissima.» «No. È grossa abbastanza solo per te.»«Non voglio restare solo. Però...»Perché non me lo chiedeva? «Però cosa?»«Sei riuscita a pensarci un po' su? Non voglio metterti fretta. So che sei confusa... a proposito di Jared...»Impiegai un istante a capire cosa voleva dirmi, e reagii con un risolino soffocato. In genere, Melanie non si lasciava andare, Luna invece sì, e il suo corpo mi tradiva nei momenti meno opportuni.«Che c'è?» domandò Ian.«Ero io ad aspettare che ci pensassi su» bisbigliai. «Non volevo metterti fretta, perché so che sei confuso. A proposito di Melanie.»Un sobbalzo impercettibile, di sorpresa. «Pensavi...? Ma Melanie non sei tu, non mi sono mai sentito confuso.»Sorridevo nel buio. «E tu non sei Jared.»Rispose circospetto. «Resta pur sempre Jared. E tu lo ami.»Era ancora geloso? Non avrei dovuto lasciarmi lusingare da un'emozione negativa, ma dovevo ammettere che mi gratificava.«Jared è il passato, un'altra vita. Tu sei il mio presente.»Tacque per un momento. Quando riprese a parlare, la sua voce era gon-fia di emozione. «E il tuo futuro, se lo vuoi.»«Sì, te ne prego.»Mi baciò nella maniera meno platonica possibile, in mezzo alla calca, mentre ripensavo con eccitazione alla mossa smaliziata e spontanea con cui avevo aggiunto un anno alla mia età.Terminata la stagione delle piogge, Ian sarebbe diventato il mio compa-gno, nel vero senso della parola. Era una promessa, un impegno al quale non mi ero mai sottoposta, in tutte le mie vite. Ripensarci mi riempiva di gioia, di ansia, di timidezza e di impazienza... mi faceva sentire umana. «Il diciottesimo!» Avevo mentito, aggiungendo un anno.Con la coda dell'occhio, vidi Melanie e Ian sobbalzare di sorpresa. Il mio corpo non dimostrava affatto i suoi quasi diciassette anni.Fu quel piccolo imbroglio, quella rivendicazione preventiva del mio compagno, a farmi capire che sarei rimasta con loro. Con Ian e il resto del-la mia famiglia. Sentii un gonfiore strano chiudermi la gola. «Melanie sarà mia per sempre. E io sarò per sempre suo.»”


“Bella a Edward: «Pensi che migliorerò mai», chiesi più a me stessa che a lui. «Che un giorno il mio cuore la smetterà di cercare di uscirmi dal petto ogni volta che mi sfiori?».«Spero proprio di no», mi rispose vagamente compiaciuto.”


“Mi si avvicinò, sfiorandomi la fronte con le labbra.Nessuno fu più sorpreso di me, anche se mi parve di sentire un'esclamazione trattenuta venire da Jared. Restai a bocca aperta, mentre Ian si voltava e usciva dalla stanza, quasi di corsa. ...mi si fece accanto, abbracciandomi. Lo sentivo respirare ritmicamente, più veloce del normale.Che cosa strana. «Vuole sapere cos'è stato a... cambiare il tuo atteggiamento. Perché a-desso ti fidi di noi?»Ci pensò per qualche istante. «Un... insieme di particolari. La tua... gentilezza nei confronti di Walter. Non ho visto mai nessuno, a parte Doc, ca-pace di tanta compassione. E poi hai salvato la vita a Kyle, quando la maggior parte di noi lo avrebbe lasciato cadere pur di salvarsi la pelle, a parte il tentativo di ucciderti. E poi sei una delusione, come bugiarda.» Fece una risata. «Mi sono intestardito a considerarli tutti indizi di un piano più complesso. Magari domattina quando mi sveglio la penserò ancora così.»”