“Perché dovremmo mettere fine a tutto ciò che è dolce e bello? - ella scongiurava - Quanto deve avvenire, avverrà - ...... - Tutto è angoscia laggiù, e qui dentro tutto è felicità.Anch'egli gettò un'occhiata fuori. Era proprio vero; dentro c'era affetto, unione, il perdono dell'errore; fuori stava l'inesorabile”

Thomas Hardy

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Quote by Thomas Hardy: “Perché dovremmo mettere fine a tutto ciò che è d… - Image 1

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“Per affermare che stiamo colonizzando un nuovo mondo, ci siamo chiusi in queste prigioni di metallo e plastica, impossibilitati a stare là fuori. Tutto ciò che Marte ci ha offerto finora è sofferenza. Sì, là fuori è bello, perché inusuale, alieno. Ma il fascino che esercita su di noi non è tanto diverso da quello stesso della morte.”


“Il nostro piccolo o grande dramma è solo un attimo nell'infinito gioco divino, nell'immensa e incessante danza cosmica. Ciò che importa è l'attimo presente, l'essere qui e ora, perchè tutto è temporaneo, tutto è impermanente: il nostro io è come un'onda che si è sollevata un attimo dal mare e che, trascorso quell'attimo, si riabbasserà, tornerà a fondersi con la sostanza del tutto e proseguirà la sua corsa sotto una forma per ora inimmaginabile.”


“«Cosa stai guardando?»«Stupide fantasie. In un certo senso vedo di nuovo, in questa mia ultima passeggiata, quegli spiriti dei morti che vidi la prima volta che venni qui!»«Sei proprio un tipo curioso!»«Mi sembra di vederli, e quasi di sentire il fruscio delle loro vesti. Ma non li venero più come allora. Non credo alla metà di loro. Teologi, apologisti, metafisici, statisti arroganti e altri, non mi interessano più. Tutto questo ha perso per me ogni fascino perché è stato annientato dalla cruda realtà!»L'espressione cadaverica del volto di Jude alla luce dei lampioni sotto la pioggia faceva veramente credere che vedesse qualcuno laddove non c'era nessuno.”


“La teoria è quando si sa tutto e niente funziona. La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perché. Noi abbiamo messo insieme la teoria e la pratica: non c'è niente che funzioni... e nessuno sa il perché!”


“E se talvolta, sui gradini di un palazzo, sull’erba verde di un fosso, nella tetra solitudine della vostra stanza, vi risvegliate perché l’ebbrezza è diminuita o scomparsa, chiedete al vento, alle stelle, agli uccelli,all'orologio, a tutto ciò che fugge, a tutto ciò che geme, a tutto ciò che scorre, a tutto ciò che canta, a tutto ciò che parla, chiedete che ora è; e il vento, le onde, le stelle, gli uccelli, l'orologio, vi risponderanno: "E' ora di ubriacarsi! Per non essere gli schiavi martirizzati del Tempo, ubriacatevi, ubriacatevi sempre! Di vino, di poesia o di virtù , come vi pare”


“Se Tess avesse potuto afferrare l'importanza dell'incontro si sarebbe chiesta perché quel giorno fosse destinata a essere notata e desiderata dall'uomo sbagliato e nondall'altro: quello giusto amato sotto tutti gli aspetti; quasi che l'umanità fosse in grado di poter sempre offrire ciò che è giusto e che è desiderato. Ma l'uomo che poteva avvicinarsi al suo ideale, tra i ragazzi conosciuti, non era per Tess che un'impressione fugace e quasi dimenticata.Nella difettosa esecuzione del piano ben disposto dell'universo, raramente l'invito provoca l'arrivo di chi si invoca, e raramente si incontra l'uomo da amare, quando viene l'ora per l'amore. La natura non dice troppo spesso "guarda" alla povera creatura nel momento in cui il guardare potrebbeportare a una lieta conclusione; né risponde "qui" alla carne che grida "dove?"; finché tutto questo nascondersi e cercarsi diventa un gioco penoso e senza mordente.Potremmo chiederci se all'acme e alla sommità dell'umano progresso questi anacronismi saranno modificati da un'intuizione migliore, da un più stretto rapporto reciproco nell'ingranaggio sociale, che non ci scuota in ogni direzione, come ora; ma non si può predire un simile ideale, forse nemmeno concepirlo come possibile. Così, anche nel caso attuale, come in milioni di altri, le due parti di un perfetto insieme non si sono incontrate al momento perfetto: la controparte assente,vagando indipendente per la terra, aspetta in crassa ottusità un tempo che giungerà sempre troppo tardi.”