“...era il "ti chiamo domani" di tutta la gente che poi non chiama mai, specialmente se tu speri che chiami davvero...”
“C'è uno che dice, non so, "siamo andati a prscrxw, e poi lì abbiamo preso il treno per...", e io ti chiedo "Cos'ha detto?", e tu "E poi lì abbiamo preso il treno per Boston". "Ma no! Siamo andati a..?" e tu "EH, APPUNTO! E poi lì abbiamo preso il treno per Boston!" E se non è una cassetta che si può tornare indietro a risentirla IO NON SAPRO' MAI DOVE CAZZODIBUDDA SONO ANDATI!”
“...No, quello che mi fa incazzare è che tanta gente non sa perdere, beh, tu non sai vincere!”
“Qui mi fanno lavorare su cazzate, poi tutte stronzate! E il bello è che poi arriva il cliente e dice che non sono abbastanza stronzate! Troppo raffinate...”
“Forse non te ne rendi conto, ma i tuoi genitori ti hanno insegnato la sola cosa, mica l'educazione, o il rispetto, o l'onestà, o altre balle del genere. Quelle vengono dopo, vengono da sole, se tua madre o tuo padre ti danno l'unica cosa che tutti i genitori dovrebbero dare ai figli. L'unico DOVERE che hanno, proprio L'UNICA COSA: la gioia di vivere...”
“Pratico molto il sesso orale. nel senso che ne parlo tanto e non combino mai niente.”
“...Ora leggo di una nuova malattia che ho da sempre. E' quella di chi entra in un negozio, in un ufficio pubblico, al ristorante, e nessuno sembra accorgersi di lui, tutti gli passano davanti, quando è il suo turno lo sportellista guarda il vuoto e apprende il cartello "chiuso", il cameriere corre se chiunque alza un dito, ma non verrà mai da lui neanche se salirà coi piedi sul tavolo a sbracciarsi e gridare. La chiamano "sindrome dell'invisibilità involontaria". e mi consola un po'. Credevo di essere molto più semplicemente una nullità come tutti.”