“I giardini dei morti sbocciavano di notte, fasci di fiori imbalsamati dal gelo sotto una luna immobile nella sua corte di nuvole inginocchiate alla base del cielo, sul tratto di un orizzonte di croci e mausolei che disegnavano di marmo e ombra il profilo di un silenzio interminabile.”
“Nei miei sogni scorrevano fiumi e peccati, occhi sbarrati di volti sommersi. Mi risvegliai nel silenzio e nel gelo, sotto l'occhio accusatore dei riflettori ad arco. La città traboccava di persone in cerca dell'uomo o della donna in grado di salvarle. Puzzavo di sudore freddo, alcol e paura. Il loft mi sembrava sconfinato, un'immagine ripescata dal fondo sabbioso di un sogno.”
“Diffidate dei consigli, di tutte le ricette di vita, di chi vi vuole redimere e di chi vuole portarvi sulla sua strada, buona o cattiva che sia. E’ tutta gente che sta peggio di voi, ma, curandovi, s’illude di stare meglio. Se siete soli, stanotte, prima di infilarvi sotto le pezze,mettetevi in piedi nella vostra stanza, in un angolo, e fissate il muro. Al di là dell’oceano io farò lo stesso. Un uomo solo che guarda un muro è un uomo solo. Ma due uomini che guardano il muro è il principio di un’evasione”
“IL TUONOE nella notte nera come il nulla,a un tratto, col fragor d'arduo dirupoche frana, il tuono rimbombò di schianto:rimbombò, rimbalzò, rotolò cupo,e tacque, e poi rimareggiò rinfranto,e poi vanì. Soave allora un cantos'udì di madre, e il moto di una culla.”
“Ho visto il sole tramontare in un mare di fuoco liquido e sorgere come una sfera di rame incandescente. Ho visto la luna far risplendere i veli del cielo notturno come fuochi fatui e rispecchiarsi nel lento respiro delle onde. Ho visto il mare così liscio e l'aria così trasparente che la volta stellata sembrava sdoppiarsi al punto che non si capiva più qual era il sotto e quale il sopra, e pareva di veleggiare dentro a un globo splendente di luci. Ho visto cieli e nubi che un artista avrebbe impiegato un'esistenza intera a cercare di riprodurre.”
“E imparai, con umiltà e fatica, ma imparai quello che dovevo fare, e che sarebbe stato ovvio per un bambino: la vita non è altro che un susseguirsi di tante piccole vite, vissute un giorno alla volta. Si dovrebbe trascorrere ogni giorno cercando la bellezza nei fiori e nella poesia e parlando con gli animali. E nulla può essere migliore di un giorno colmo di sogni e di tramonti e di brezze leggere. Imparai soprattutto che la vita è sedere su una panchina sulla riva di un fiume antico, con la mia mano posata sul suo ginocchio e a volte, nei momenti più dolci, innamorarmi di nuovo.”