“Chi mai potrà misurare il fervore e la violenza del cuore di un poeta quando rimane preso e intrappolato in un corpo di donna?”
“Mai, mai dimenticare chi sei, perché di certo il mondo non lo dimenticherà. Trasforma chi sei nella tua forza così non potrà mai essere la tua debolezza. Fanne un'armatura e non potrà mai essere usata contro di te.”
“Il procedimento ordinario di questo secolo decimonono é che quando un uomo potente e nobile incontra un uomo di cuore lo uccide,lo imprigiona,lo esilia e l'umilia siffattamente che l'altro commette la sciocchezza di morirne di dolore.”
“— Dama, — disse una donna anziana, — credo che sia malato il suo cuore, perché spesso avviene che il cuore soffra d'una malattia per la quale nessuna medicina dei mortali può nulla [...]. E c'è un'altra malattia del cuore: quando è afflitto da una qualche onta arrecata al corpo; se ne guarisce allora vendicandosi del misfatto, vendicando onta per onta. Il cuore è la parte più schietta e più pura dell'uomo, e prende su di sé tutte le onte e tutti i mali, perché il corpo altro non è che la dimora del cuore. Ma ora vi dirò la terza malattia dalla quale un cuore puro viene tormentato: è il male dell'amore che non può essere ricambiato. Amore entra passando dagli occhi e dalle orecchie, e se il cuore viene trafitto attraverso uno di questi varchi, gli tocca soffrire eternamente: poiché, quand'anche ottenga ciò che ha tanto anelato, teme comunque di perderlo. Queste sono le malattie del cuore: si guarisce dalla prima e dalla seconda come ho detto; ma la terza è la più pericolosa perché accade che il cuore non voglia guarire [...].”
“...Ora leggo di una nuova malattia che ho da sempre. E' quella di chi entra in un negozio, in un ufficio pubblico, al ristorante, e nessuno sembra accorgersi di lui, tutti gli passano davanti, quando è il suo turno lo sportellista guarda il vuoto e apprende il cartello "chiuso", il cameriere corre se chiunque alza un dito, ma non verrà mai da lui neanche se salirà coi piedi sul tavolo a sbracciarsi e gridare. La chiamano "sindrome dell'invisibilità involontaria". e mi consola un po'. Credevo di essere molto più semplicemente una nullità come tutti.”
“La generazione a cui appartengo ha trovato un mondo privo di certezze per chi possegga un cuore e un cervello. Il lavoro di distruzione delle generazioni precedenti aveva prodotto come risultato che il mondo nel quale nascemmo era privo per noi di sicurezza sul piano religioso, di sostegno sul piano morale, di stabilità sul piano politico.”